Al via ai laboratori di Teatrosophia. Quest’anno ad affiancare la ricca programmazione del teatro romano diretto da Guido Lomoro sarà un programma di laboratori innovativo e decisamente non inflazionato.
Laboratorio di recitazione diretto da Marta Iacopini, Dalla Scena Alla Psiche con la dottoressa Rosa Elisa Miceli, Storia del Teatro con Flavia Martino, Il Laboratorio delle Ipotesi con Raffaella Ceres e quello di Dizione diretto dallo stesso Lomoro.
Abbiamo voluto approfondire questi lavori con i diretti interessati.
Si parte con il Corso di Recitazione tenuto da Marta Iacopini che spiega il suo laboratorio:
“Il laboratorio teatrale è mettersi in gioco”, afferma l’attrice, “corpo, emozione e mente sono in ascolto, qui e ora. Lo spazio vuoto della scena è il luogo dell’incontro. I singoli si percepiscono, si rispondono, si amalgamo per il “bene comune”…..e così il Teatro ci trasforma”. La lezione di prova è prevista per il 16 ottobre alle ore 19.00
Dalla Scena Alla Psiche, invece, è diretto dalla psicoterapeuta dott.ssa Rosa Elisa Miceli.
“E’ un gruppo tematico di quattro incontri che parlerà delle proprie modalità relazionali attraverso una performance teatrale, per poter comprendere e riflettere sul proprio modo di entrare in contatto con l’altro ed acquisire degli strumenti specifici che potrebbero aiutare a gestire alcune relazioni. Le tematiche scelte saranno: relazione con il proprio partner, relazione con i genitori, relazione con sé stesso, relazione con il proprio lavoro. Le relazioni cii guidano tutti i giorni in ogni rapporto che abbiamo, conosci le tue modalità di entrare in contatto con l’altro e comprenderne i motivi attraverso i testi teatrali”
Si continua poi con il Laboratorio di Storia del Teatro tenuto da Flavia Martino che ci spiega il suo lavoro.
“Raccontare il teatro per raccontare noi stessi: da sempre, il teatro è lo specchio dell’uomo, del suo modo di vivere e operare. Attraverso i secoli il teatro è sopravvissuto, a volte celandosi negli interstizi di una società che lo rifiutava, a volte diventando luogo per eccellenza della società stessa.
Questa serie di incontri non si pone tanto l’obiettivo di un percorso cronologico quanto piuttosto quello di agire tramite fili conduttori con i quali riuscire a parlare di teatro e della sua storia in rapporto ai nostri sempre più complessi tempi, fino alla domanda finale: può il teatro ancora sopravvivere?
Durante gli otto incontri, che inizieranno lunedì 14 ottobre con cadenza mensile, verranno distribuiti materiali, ci saranno letture sceniche e un confronto aperto con i partecipanti sulla tematica oggetto di ogni incontro così da arrivare a rendere il teatro una vera isola di libertà dove può accadere tutto.
Perché frequentarlo? Perché è sempre più necessario, per chi fa teatro ma anche per chi guarda, cercare di scoprire cosa è stato il teatro, quali sono le radici di una forma e istituzione culturale che accompagna da sempre l’uomo”
Particolarmente interessante è il Laboratorio delle Ipotesi con Raffaella Ceres
“Il corso è organizzato per far acquisire, ai giovani curiosi che parteciperanno, nuove tecniche espressive e artistiche partendo dall’ascolto attivo delle fiabe cappuccetto verde, cappuccetto giallo e cappuccetto bianco scritte da Bruno Munari, genio del design e dell’arte contemporanea. Ogni laboratorio proposto sarà anche un percorso di valorizzazione delle emozioni e delle competenze empatiche delle quali i bambini sono artigiani preziosi.
Se è vero, come cantava Sergio Endrigo su testo di Gianni Rodari che “le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare e ascoltare”, è chiaro come il nostro primo passo verso un’attività laboratoriale creativa si possa compiere solo partendo dall’osservazione.
I bambini vengono sollecitati ogni giorno e in modo quasi ossessivo da molteplici tecniche e suggestioni di tipo strutturato. Numerosi progetti laboratoriali puntano al prodotto finale e non all’attenta analisi del processo che i bambini e le bambine attivano per compiere percorsi di apprendimento importanti. “Il laboratorio delle Ipotesi” ideato per lo spazio del Teatrosophia nasce pensando alla valorizzazione del processo creativo che permette alle individualità dei partecipanti di esprimersi in completezza attingendo linfa vitale dall’intelligenza divergente che ciascuno di noi ha diritto di esplorare in maniera autonoma e originale.
In questa speciale occasione il percorso dei nostri laboratori si articolerà in 4 incontri che avranno come argomento tematico alcuni fra i più famosi libri per i meno grandi scritti dal grande artista contemporaneo Bruno Munari”
Non manca il Laboratorio di Dizione tenuto da Guido Lomoro.
Un corso base che illustri e porti all’apprendimento dell’esatta pronuncia delle vocali toniche e delle consonanti per eliminare inflessioni dialettali ed errori spontanei e innati. Una parte teorica ed una pratica: l’illustrazione delle regole sarà accompagnata da molteplici esercizi anche dal carattere divertente che guidino l’allievo ad un apprendimento naturale e non forzato. Scansione e articolazione saranno ulteriori fonti di esercitazione.
Info www.teatrosophia.com