Il libro (NeP edizioni, 124 pagine) offre un interessante spunto per approfondire al meglio il connubio tra danza e musica, arti gemelle con un linguaggio astratto guidato dalle singole espressività e dalle proprie metodologie.
Lo studio della danza classica accademica è un articolato e prezioso insieme di movimenti rigorosamente stabiliti, ciò vale pure per la musica, solo che il suo mondo sonoro viene espresso tramite il ritmo, la melodia e l’intonazione. L’unione di queste due arti da vita allo spettacolo d’insieme che ha arricchito il repertorio classico di tradizione. Un libro importante per i maestri di danza nel conteggio dei vari tempi musicali applicati all’arte coreutica.
In qualsiasi ambito artistico, quando due figure professionali hanno il compito di interagire per raggiungere un determinato obiettivo, si devono considerare diversi aspetti. Compatibilità caratteriale, reciproca disponibilità a collaborare per superare qualsiasi problematica, e perfino la condivisione di interessi in altri settori dell’arte e della cultura.
Nel rapporto di collaborazione tra insegnante di tecnica della danza classica e maestro collaboratore si aggiunge un altro aspetto, ovvero, la comunicazione, che a volte determina positivamente o negativamente un rapporto di lavoro. Infatti, durante la lezione di danza si incontrano due artisti che pensano e parlano con due linguaggi differenti: la metodologia della danza e le regole dettate dalla prassi musicale. Ma spesso si aggiunge anche la comunicazione non verbale, in questo caso intesa come movimento del corpo.
Avendo acquisito una lunga esperienza in qualità di musicista per la danza, in questo testo l’autore, Antonio Sorgi, ha voluto approfondire tale problematica, offrendo al lettore una valida guida soprattutto rivolta a chi si accinge ad intraprendere la professione del docente di danza classica o del maestro collaboratore.