Dopo il successo di Dignità autonome di prostituzione, Luciano Melchionna torna nuovamente a occupare il Teatro Colosseo nei suoi spazi meno convenzionali, portando a Torino un nuovo, coinvolgente spettacolo – scritto con Giovanni Franci – attraverso il quale raccontare il mondo del calcio e dei calciatori/toy.
Docce, sudore, calzini sporchi, bagnoschiuma e shampoo si intravedono negli armadietti mezzi rotti di uno spogliatoio allestito sul palco. Panche consumate e traballanti, acqua per terra e tanti attaccapanni completano la scena. I calciatori si raccontano attraverso undici monologhi e il pubblico, invisibile voyeur, entra in gruppo guidato da un inquietante angelo, avulso dal contesto, ma allo stesso tempo “arbitro” d’anime.
Sei repliche, ognuna per 110 spettatori: dal 10 al 12 maggio (doppia replica serale il venerdì e il sabato e doppia pomeridiana la domenica), il teatro si trasforma nello spogliatoio di uno stadio, perde la sua dimensione classica e sposta la scena in luoghi inconsueti e sconosciuti al pubblico in cui alcuni giovani attori/giocatori, privati delle proprie armature, si raccontano, con una durata delimitata (14 minuti e 30 secondi), proponendo il proprio monologo in contemporanea agli altri.
Attori e pubblico insieme all’interno di un grande “spogliatoio”, che nella realtà corrisponde ai camerini del teatro, appena ristrutturati.
A ogni spettatore, all’ingresso, verrà assegnato un numero, che corrisponde a quello riportato dietro la maglia di uno dei giocatori; potrà assistere solamente a un monologo e, se vorrà scoprire altri personaggi, dovrà allora necessariamente tornare a far visita allo spogliatoio.
In scena: Raffaele Ausiello, Lorenzo Balducci, Orazio Caputo, Mauro F. Cardinali, Adelaide Di Bitonto, Gennaro Di Colandrea, Emanuele Gabrieli, Sebastiano Gavasso, Pierre Jacquemin, Gianluca Merolli, Fabrizio Nevola, Marcello Paesano, Agostino Pannone