Le Prénom arriva in scena al Rossetti dal 27 al 31 marzo con una tragicomica cena tra amici a base di risate.
Tutto ha inizio a casa di Elisabeth e Pierre, moglie e marito con due figli al seguito. Lei, mite e gioviale insegnante di liceo. Lui, docente universitario un po’ pieno di sè.
Quella sera la coppia ha deciso di invitare a cena gli amici che conoscono da una vita. Claude, musicista virtuoso ma perennemente single, sospettato omosessuale dagli altri. Vincent, impudente agente immobiliare di successo, fratello di Elisabeth e migliore amico di Pierre. E infine Anna, moglie di origini italiane di Vincent, nonché una dei pochi capace di tenergli testa.
Durante quella che si prospetta essere una piacevole serata tra amici di vecchia data, la tragedia si abbatte sui commensali. Vincent finalmente annuncia il nome designato per il nascituro. Un nome per cui gli altri si rivelano tanto inorriditi da innescare un’accesissima discussione. Nel corso della serata verranno a galla inaspettate rivelazioni e scandalosi segreti che lasceranno tutti a bocca aperta.
Il titolo francese “Le Prénom”, in francese “Il Nome”, deriva dall’originale stesura del testo teatrale di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière. Invece l’adattamento in italiano è stato curato da Fausto Paravidino e portato in scena dal regista Antonio Zavatteri. Le soluzioni di regia molto intriganti e la sceneggiatura brillante contribuiscono a creare sul palco un ritmo dinamico e coinvolgente.
Non mancano grandi colpi di scena incastonati in una trama che alterna parti esilaranti ad altre più cariche di pathos. Inoltre la qualità della produzione ha giovato della notevole prova recitativa da parte di Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szaniszlò. Gli attori hanno dimostrato una chimica vincente portando in scena relazioni d’amicizia articolate e genuine.
Durante lo spettacolo, mentre le particolari identità di ognuno dei personaggi vengono approfondite, affiorano anche interessanti riflessioni sulla morale, la società e le relazioni interpersonali. È interessante notare la tragicomicità delle piccole epopee che può intraprendere un gruppo di amici di vecchia data.
La vita ordinaria di tutti i giorni si fa scoppiettante e finisce per indurci a riflettere. Inoltre lo spettacolo è arricchito da una comicità irresistibile ma spesso tagliente, in linea con l’umorismo francese.
Una comicità che non svanisce mai e accende il pubblico di una cascata di risate fino alla fine.