Un festival di cinema può essere anche l’occasione per conoscere nuove personalità artistiche.
È il caso del Festival del Cinema Latino Americano che si sta svolgendo in questi giorni al Teatro Miela di Trieste.
Protagonista della giornata, nel giorno in cui si chiude una retrospettiva a lui dedicata, e prima delle premiazioni in serata, il cineasta brasiliano Rosemberg Cariry.
Patativa Do Assarè
“Ave poesia” è il sottotitolo del film dedicato alla figura di Antônio Gonçalves da Silva, in arte Patativa do Assarè.
Prima contadino e poi poeta del popolo, Patativa è una delle figure di intellettuale più amato dal proprio paese.
Meno dalle istituzioni governative, soprattutto con il Golpe del 1964 che fece vivere Patativa sempre nel terrore dell’arresto.
Un po’ di Patativa
Nel documentario-omaggio di Cariry, suo conterraneo, le parole dell’autore e la sua autobiografia si mescolano alle testimonianze video di momenti cruciali storici e personali nonché all’analisi di studiosi e di persone che lo conobbero.
Con lui viene ricordata la sua infanzia di contadino, prima e dopo aver perduto il padre all’età di 9 anni, o il morbillo che lo colpisce ancora prima rendendolo cieco da un occhio.
O ancora la morte della figlia Nanà per la fame estrema in cui si viveva in quel periodo che si viveva. (“A morte de Nanà”)
Ma anche il matrimonio con la sua Belinha durato più di cinquant’anni, la sua esperienza di autodidatta da semianalfabeta a poeta (aveva frequentato la scuola per soli sei mesi),…
Tramite gli studiosi viene anche analizzato il suo impegno in poesia, mai politicamente, per una riforma agraria che togliesse dalla condizione di schiavitù i contadini.
Quella riforma agraria su quelle terre che lui paragona a un libro di poesie, fonte di ispirazione.
Le tappe “chiave” della sua vita
Cruciali due avvenimenti: l’inizio della sua opera di “cantante nomade” intorno ai vent’anni e da cui proviene il soprannome di Patativa (Catamenia homochroa), un uccellino che vive in queste zone del Paese.
Nel 1956 conosce a una festa popolare José Arraes de Alencar, colui il quale sarà il suo mentore e che lo spingerà a pubblicare le sue opere nel primo libro” Inspiração Nordestina, a cui seguì, nel 1970 “Patativa do Assaré: novos poemas comentados”
Retrospettiva su Cariry
Tra gli altri appuntamenti della retrospettiva su Cariry della giornata di oggi da ricordare.
Il primo e“Caldeirão da Santa Cruz do Deserto” che ripercorre la storia della comunità religiosa di Caldeirão, caratterizzata da un socialismo primitivo e brutalmente distrutta dallo Stato del Ceará nel 1936.
Tra le segnalazioni anche Os pobres Diabos, che segue le vicende della compagnia Gran Circo Teatro Americano e le avventure picaresche dei suoi protagonisti.
Le ultime due giornate
Spazio nelle ultime due giornate ai film vincitori delle varie categorie e a una giornata interamente dedicata al Festival, al calcio e alla Triestina al Teatrino “Basaglia” del Parco di San Giovanni.