Tango tano (i migranti italiani nel tango argentino) di Sabatino Alfonso Annecchiarico.
Il prezioso lavoro di Sabatino Annecchiarico (edizioni Mimesis, collana “Eterotopie”, pagine 246) ricostruisce e mette in luce la stretta relazione che gli immigrati italiani e i loro figli rioplatensi hanno mantenuto, nel corso degli anni, con il tango.
Senza di loro – i “tanos” – è possibile affermare che il tango, così come è conosciuto e amato oggi, non sarebbe mai esistito. Su questi percorsi ci conduce il libro di Annecchiarico, una ricerca che, rispetto alle opere che l’hanno preceduta, presenta nuovi spunti di analisi e un ricco apparato di materiali inediti.
La suddivisione di “Tango tano” in tre parti consente di avvicinarsi a tre universi d’indagine: il primo ha per asse l’ibridazione verificatasi nei primi decenni del tango, quando questo venne codificato come genere musicale, come genere ballabile e, infine, cantabile; il secondo è propriamente quello dei “tanos” e del loro decisivo contributo alla storia del tango; il terzo esplora il rapporto tra tango rioplatense e la tradizionale canzone classica napoletana. Quest’ultima parte del libro rappresenta un contributo illuminante sia per i ricercatori europei sia per quelli americani, poiché affronta un argomento ancora poco studiato.
“Tango tano. I migranti italiani nel tango argentino” sarà per i lettori un’imperdibile occasione di conoscere le origini e la storia del tango in modo divertente, ma allo stesso tempo accompagnati dal rigore e dalla serietà della profonda indagine di Sabatino Annecchiarico.
L’autore
Sabatino Alfonso Annecchiarico, scrittore, giornalista, drammaturgo, attore e ricercatore italo-argentino. Le sue attività riguardano prevalentemente la storia, la geopolitica latinoamericana e le politiche migratorie.
Nel 2011 riceve il Premio alla Cultura (Provincia di Milano – Consolato dell’Ecuador) e nel 2015 il Premio alla Carriera (Università Bicocca – Consolato dell’Ecuador). Master in Storia Sociale e Politica del Tango, Facoltà Latinoamericana di Scienze Sociali, FLACSO, organo dell’Unesco.
È membro corrispondente dell’Academia Porteña del Lunfardo in Italia. Con Mimesis ha pubblicato “Cocoliche e Lunfardo, l’italiano degli argentini. Storia e lessico di una migrazione linguistica” (2012), l’intervista a Claudio Bonvecchio, “L’ora del dialogo. Il Papa, la Chiesa, la Libera Muratoria” (2014) e “La tradicional canción clásica napolitana en la génesis y evolución del tango argentino” (2017).
La casa editrice
La casa editrice Mimesis nasce come associazione culturale nel 1987, su iniziativa di Pierre Dalla Vigna, con lo scopo di raccogliere e diffondere le idee che animano la riflessione italiana ed europea.
Nel 2006 Luca Taddio affianca Pierre Dalla Vigna nella direzione editoriale e nella nuova compagine sociale. Assieme danno vita a MIM edizioni srl, attuale detentrice del marchio “Mimesis”. Pur mantenendo la sua attitudine filosofica, Mimesis espande presto i confini dei propri interessi alle scienze umane e alla letteratura. Lo stretto rapporto con il mondo universitario e la costante esplorazione di nuovi ambiti d’indagine hanno garantito alla casa editrice un catalogo sempre più vasto.
Oltre a garantire una produzione editoriale di valore scientifico, la vocazione di Mimesis per il pensiero libero e indipendente si esprime anche attraverso la più completa autonomia dei propri autori.