AL MAGAZZINO DELLE IDEE 170 OPERE DELLA SCULTRICE CROATA DEL VETRO GORDANA DRINKOV

Le infinite possibilità creative offerte dal vetro, materiale trasparente e polimorfico dalle origini millenarie, sono al centro dell’esposizione “Vetro, la mia seconda pelle”, che per la prima volta presenta a Trieste, al Magazzino delle Idee di via Cavour 2, l’opera di Gordana Drinković, una delle più importanti rappresentanti della scena artistica croata.

Scultrice e designer del vetro, Drinković si occupa di design e collabora con alcune celebri fabbriche del vetro da più di 25 anni, nel corso dei quali ha realizzato più di 500 opere, di cui una gran parte è stata prodotta in forma di pezzi unici o di serie esclusive che appartengono a collezioni private in Croazia e nel mondo. Ha esposto in numerose personali e collettive nel suo Paese, in Europa e negli Stati Uniti: la mostra ospitata al Magazzino delle Idee dal 7 luglio al 9 settembre attraverso oltre 170 opere offre una piccola ma completa antologia dei lavori realizzati nel periodo a cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo. Esporre a Trieste, in Italia, patria del vetro di Murano e dei più grandi maestri della lavorazione di questo materiale, che hanno creato oggetti d’incredibile bellezza, presenta una sfida particolare per l’artista, per cui “il vetro è un materiale di particolare bellezza, pieno di contraddizioni, di limiti… è liquido solidificato, un’illusione di leggerezza e peso, fragilità e durezza, un materiale modellato dal soffio umano e dalla luce”.

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La sua personale triestina, curata da Miroslav Gašparović e Raffaella Sgubin, è realizzata grazie alla collaborazione tra ERPaC, Ente regionale per il patrimonio culturale, Comunità Croata di Trieste, Polo Museale-Mibact e Museo dell’Arte e dell’Artigianato di Zagabria, con il contributo della Fondazione Casali e Vetreria Rogaška (Steklarne Rogaška).

Il titolo, “Vetro, la mia seconda pelle”, esprime alla perfezione il livello d’identificazione tra l’artista e questo materiale delle meraviglie, che l’ha affascinata fin da bambina, quando giocando guardava il mondo attraverso i bicchieri di cristallo di sua madre e le sembrava di assistere a uno spettacolo di magia. “La seconda pelle di Gordana Drinković, quella materia che lei padroneggia con tanta maestria – spiega Raffaella Sgubin -, è significativa di quella che lei avverte come sua vera natura, quella che sente la necessità di non nascondere anche le emozioni e i sentimenti più intimi, accettando il limite della propria fragilità. Come nel caso delle lacrime di vetro che salgono verso il cielo, l’installazione Suze okrenute prema nebu / Lacrime rivolte al cielo che rappresenta un poetico atto d’amore verso il marito recentemente scomparso”.

Lacrime rivolte al cielo dà anche il titolo a una delle sei sezioni tematiche in cui è stata suddivisa l’esposizione, studiata per esaltare una delle caratteristiche principi del vetro, la sua capacità di gestire la luce: le altre sono Staklo, moje drugo tijelo (Vetro, il mio secondo corpo), Sagrada Familia, Afrika, Stakleni gradovi (Città di vetro) e Čaše (Bicchieri) e OPA Art – Made in Croatia.

“Anche quando si tratta dell’esecuzione di elementi condizionati, come un bicchiere o un candelabro, l’attenzione e la creatività sono rivolte soprattutto alla forma, e solo in un secondo tempo alla funzione – scrive delle sue opere Miroslav Gašparović -. La sua aspirazione non è quella di creare un bicchiere ergonomicamente perfetto, da cui non noteremo nemmeno di bere: al contrario, l’artista desidera rendere ogni contatto con il suo bicchiere un’esperienza particolare. Così come traiamo piacere dall’incantesimo della bevanda contenuta nel bicchiere, l’atto stesso del bere dovrebbe essere indimenticabile”. Tra tutte le serie di bicchieri e candelabri realizzati finora la più personale, sostiene Gašparović, è forse la serie Holy Graal, che rappresenta metaforicamente l’eterna ricerca della verità artistica nella forma del calice, del bicchiere. All’interno di questo ciclo Gordana Drinković comincia a creare bicchieri – ritratti personalizzati – di se stessa, delle persone care, ma anche dei divi holliwoodiani, con “Brad e Angelina”. Ma non potranno non colpire l’immaginazione anche i suoi vasi realizzati sotto il titolo “Sagrada Familia”, che nella forma offrono un rimando, ma anche una forte interpretazione della cattedrale di Gaudí, o le opere parte del progetto “Città di vetro”, che con i nomi di Manhattan, Babilonia, Atlantide sono costituite da candelabri di diverse forme, dimensioni, colori e modi di lavorazione che si relazionano tra loro in uno spazio dinamico.

La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21. Biglietto unico a tre euro. Per informazioni  www.magazzinodelleidee.it e www.villamanin.it . T 040 377 4783

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