Presentato al TACT 2018 dalla Class of Cserhalmi György, Carmina Burana è tratto dagli omonimi testi poetici del XI e del XII secolo, scritti in latino medioevale e tramandati in un manoscritto, narrano di satira, amore, fedeltà ed infedeltà.
In scena 12 giovani artisti plasmati da due celebrità ungheresi : Cserhalmi György, attore, con un curriculum che lo ha visto recitare in più di 200 film ed un Orso d’Argento a Berlino nel 1976 e Borbála Blaskó, danzatrice e coreografa che ha studiato nella scuola di Pina Bausch.
Carmina Burana è erotismo, desiderio, amore, sensualità attraverso danza e musica dal vivo perché la particolarità è proprio questa : le coreografie sono accompagnate musicalmente dagli stessi attori/ballerini/cantanti.
Mettendo in scena Carmina Burana, ho voluto fare un regalo agli artisti consentendo loro di mostrare la versatilità. Cercavo un format corale in cui gli attori potessero presentare al pubblico l’essenza dei loro studi: movimento, musica strumentale, canto, espressione, presenza scenica.
Queste le parole di presentazione dello spettacolo da parte della regista e coreografa Borbála Blaskó.
Codex Buranus
Carmina Burana è tratto da un corpus di testi poetici dell’XI e del XII secolo, in latino medievale tramandati in un manoscritto contenuto nel Codex Buranus proveniente da un convento nei pressi di Monaco di Baviera, e contiene temi condivisibili anche oggi : satira, amore, canti bacchici, conviviali e sacrali.
Tra tutti questi temi la regista ha voluto mettere l’accento sul risveglio del desiderio, sulla fedeltà e l’infedeltà ma soprattutto la trasformazione della femminilità e della donna.
Artisti in scena:
Bölkény Balázs, Cseke Lilla Csenge, Cseke Gyöngyvér, Hermányi Mariann, Karácsony Gergely, Kisari Zalán, Kocsis Gábor, Kovács Panka, Kovács S. József, Péteri Lilla, Szász Júlia, Szurcsik Ádám, Varga-Huszti Máté, Várai Áron
Insegnante di classe : Cserhalmi György
Regista e coreografa: Blaskó Borbála