Come ogni anno di questo periodo, ci si prepara alla kermesse della musica italiana. Il Festival di Sanremo giunge alla sua 68a edizione. Pronti alla griglia di partenza cercheremo di raccontare la settimana della musica proponendo una sorta di guida, che chiameremo “pillole di festival“. Per chi non l’ha mai seguito o si è perso alcuni passaggi o è stanco di non capire di cosa stiano parlano i colleghi sui social e davanti alla macchinetta del caffè. Inoltre, come abbiamo fatto per la scorsa edizione, proporremo un live blogging dei punti salienti delle serate.
Partiamo dall’inizio
Il Festival di Sanremo è la manifestazione canora che ha luogo ogni anno a Sanremo. Vide la sua prima edizione nel 1951.
I brani proposti devono essere stati composti da autori italiani con testi in lingua italiana (o anche in uno dei vari dialetti regionali italiani). Devono essere proposti in prima assoluta, quindi mai eseguiti pubblicamente in precedenza, pena la squalifica.
Le sezioni di gara sono essenzialmente due, suddivise in Big e Nuove Proposte. Dal 1982 viene assegnato anche il Premio della Critica, che dal 1996 si chiama Premio Mia Martini (ufficialmente perchè la Martini se ne aggiudicò parecchi; ufficiosamente per un vistoso senso di colpa da parte degli “addetti ai lavori” che pare avessero bullizzato non poco l’artista durante la sua carriera), che solitamente è o una targa o un piatto d’argento.
Il premio che viene consegnato nelle mani del vincitore della kermesse è una statuetta del Leone di Sanremo.
Il festival è anche lo step che decide chi sarà l’interprete a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, che quest’anno sarà in Portogallo dall’8 al 12 maggio.
La prima edizione, del 1951, vide in gara solo tre artisti, tutti esordienti: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano.
Alla conduzione Nunzio Filogamo (quello di “amici, vicini e lontani, buona sera!”)
Durò dal 29 gennaio al 31 e si svolse intorno alle 22 presso il Salone del Casinò.
Vinse Nilla Pizzi con Grazie dei fiori.