Nel presente libro (64 pagine, italiano/inglese, pubblicato nella Collana “Scenariodanza”) sono inclusi i testi e le immagini di scena dello spettacolo “La Nona”, corredato da DVD, del coreografo e regista Roberto Zappalà. Indiscusso protagonista della scena nazionale della danza contemporanea, Zappalà conquista, da sempre, il pubblico europeo con le sue rappresentazioni originali.

“La Nona (dal caos, il corpo)”, su musica di Ludwig van Beethoven, della Compagnia Zappalà Danza appartiene al terzo capitolo del progetto “Transiti Humanitatis”, ideato da Nello Calabrò e Roberto Zappalà. Fonte d’ispirazione del progetto ‒ che vede la firma di Roberto Zappalà per coreografie, regia, scene e luci ‒ è la celebre Sinfonia n° 9 op. 125 Corale di Ludwig Van Beethoven, nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt. Lo spettacolo ha debuttato in prima assoluta nel cartellone della Stagione Lirica del Teatro Massimo Bellini di Catania con grande successo di pubblico e critica.

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Sulle note della trascrizione per due pianoforti che ha fatto della “Nona Sinfonia” il compositore Franz Liszt e che è stata eseguita dal vivo dai pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro accompagnati dal controtenore Riccardo Angelo Strano, hanno danzato dodici danzatori della Compagnia: Maud de la Purification, Filippo Domini, Alain El Sakhawi, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Gioia Maria Morisco Castelli, Marco Mantovani, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Claudia Rossi Valli, Ariane Roustan e Valeria Zampardi.

Con queste motivazioni la Commissione del premio DANZA&DANZA 2015 ha assegnato allo spettacolo ‘LA NONA (dal caos, il corpo)’ il Premio quale ‘Produzione Italiana dell’Anno’:

“Opera significativa perché idealmente viene a colmare anche la distanza tra la sua sede operativa Scenario Pubblico e l’istituzione tradizionale della città, il Teatro Bellini ove ha debuttato con grande successo, La Nona firmata da Roberto Zappalà per la sua bella compagnia é l’ultima impegnativa tappa del processo di maturazione artistica di un autore che da sempre usa la danza per riflettere sull’esistenza e sui valori dell‘umanità. Il sommo Beethoven trascritto per due pianoforti da Liszt, fa da cornice e nume tutelare a questa perlustrazione intorno alla parola ‘amore’ e alla parola ‘fratellanza’ affidata alla danza energica, rigorosa, strutturata di Zappalà, capace di vibrare di chiaroscuri energici e espressivi e comunicare così emozioni e turbamenti. Dal caos in cui l’umanità ha mosso i primi passi fino all’armonia universale di un Amore celebrato senza generi e limiti, Zappalà ci suggerisce che al di là di tutto solo per il fatto che esistiamo in quanto ‘corpi’ e spirito, si realizza il senso della vita e la necessità di una fratellanza che accomuna tutti. Un messaggio su cui riflettere ora più che mai.”

Roberto Zappalà insieme alla casa editrice Malcor D’ ha inaugurato un percorso di editoria per la danza e scritto diversi testi/saggi: Omnia corpora, Sud Virus (il piacere di sentirsi terroni) e per L’Epos Odisseo : il naufragio dell’’accoglienza e Agata Semu tutti devoti tutti? Ha ricevuto diversi premi, tra i più prestigiosi, quello dell’’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2013.

Il coreografo Zappalà dopo aver danzato fino all’età di trent’anni coreografie di Kylian, Mats Ek, Birgit Cullberg, ecc. collaborando con diverse compagnie, nel 1989 Roberto Zappalà fonda la Compagnia Zappalà Danza, con la quale sviluppa un intenso lavoro di ricerca, maturando un proprio originale linguaggio coreografico. In vent’anni di attività con la compagnia il coreografo realizza oltre venticinque produzioni, di cui una ventina a serata intera, che hanno circuitato in tutta Europa e in Medioriente, Centro e Sud America, Sudafrica.

Zappalà ha inoltre realizzato creazioni per il Balletto di Toscana (Dioniso, 1998), la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano (TZ001, 1998), la compagnia svedese Norrdans (I’m a good cook, 2004), ArtEZ Arnhem – Paesi Bassi (zappalàloop 2008), la Fondazione olandese Theaterwerkplaats Generale Oost (corpo cage, 2009), e ha inoltre avuto modo di lasciare il suo chiaro segno creativo curando le coreografie di particolari edizioni dei famosi musicals Jesus Christ Superstar e Evita, prodotti dal Teatro della Munizione e rivisti in una nuova lettura coreografica e linea di movimento.

Diverse sono state le collaborazioni con registi d’opera, tra questi Daniele Abbado (“Mefistofele” e “Ascesa e Caduta della Città di Mahagonny”), Federico Tiezzi (Madame Butterfly e Carmen), Francesco Torrigiani (Don Giovanni). Il 14 ottobre 2011 ha debuttato a Goteborg in Svezia “sud-virus”, creazione commissionata a Roberto Zappalà dall’Opera di Goteborg per il proprio corpo di ballo, il Goteborg Ballett. Roberto Zappalà ha collaborato con diversi artisti del panorama europeo, tra questi Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Rosalba Bentivoglio, Nello Toscano, Puccio Castrogiovanni, Alfio Antico, Gianluigi Trovesi, Vincenzo Pirrotta, Piero Sammataro e altri.

Negli ultimi anni il coreografo si è anche dedicato alla trasmissione del proprio linguaggio coreografico attraverso numerosi seminari tenuti in tutta Europa e oltreoceano, e ha inoltre tenuto laboratori sui linguaggi del corpo per la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Nel 2009 Zappalà dà inizio al progetto internazionale “atelier a domicilio – laboratori e creazioni su misura per giovani danzatori”, in collaborazione con altre istituzioni europee quali ArtEZ Dansacademie (NL) e la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto (Regigo Emilia).

Il coreografo è altresì responsabile del recupero e ideazione nonché direttore artistico del centro per le arti performative Scenario Pubblico di Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo, che ha consentito alla compagnia ed al coreografo di ampliare ed approfondire il lavoro di ricerca coreografica e di radicarsi sul territorio con un’attività non solo di produzione ma anche di formazione tramite l’avviamento di MoDem / codici gestuali compagnia Zappalà danza, una struttura che promuove la diffusione del linguaggio della compagnia.

Il coreografo ama spaziare anche in altri ambiti, insieme all’artista berlinese Christian Graupner e Humatic Berlin ha realizzato l’installazione interattiva “Mindbox” presentata con successo al Cynetart Festival di Dresda nel novembre 2009. E’ inoltre autore della la sua prima personale “division by zero” a cura della Fondazione Brodbeck di Catania, presentata nel dicembre 2009. Nel novembre 2013 ha ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Attualmente lavora con le sue produzioni di danza contemporanea in diverse nazioni oltre che con la sua Compagnia.

MALCOR D Editorie

MALCOR D’ è casa editrice. Con l’obiettivo di pubblicare opere di divulgazione culturale, cioè scritte con linguaggio non tecnico, per consentirne la diffusione anche tra chi non ha confidenza con la materia trattata.

In particolare, opere che contengano riferimenti a più discipline, sia nella trattazione dell’argomento, che nelle applicazioni che se ne possono ottenere; l’interdisciplinarietà, in sé, è un concetto molto vicino a quello che ci siamo posti come obiettivo e cioè: la conoscenza attraverso la moltiplicazione dei punti di osservazione della realtà. Nell’interpretare la complessità, opere che si sforzino di individuare la cifra che la compone, nel tentativo di renderne più facile la comprensione, senza però semplificarne il contenuto.

Opere che prescindano dai luoghi comuni e dal pensiero dominante, ma che invece offrano sensazioni, elaborazioni e rappresentazioni, anche solo leggermente diverse da quelle cui siamo abituati, con l’obiettivo di svelarci un modo nuovo e diverso di vedere le cose.

Le edizioni sono destinate ad un lettore per natura curioso; che vuole crescere attraverso la conoscenza e che vuole essere valutato per quel che è e non per quel che possiede; che vuole ampliare i suoi orizzonti per guardare più lontano o per guardare altrove; che non vuole essere rassicurato ma stimolato; che vuole sapere se c’è una strada diversa per andare dove sta andando oppure se vale la pena andarci; che vuole dare delle risposte originali ai propri figli e non lasciarli alla mercè dell’opinione comune; che vuole vedere il mondo da un punto di vista personale e confrontarlo con gli altri (dal sito ufficiale della casa editrice catanese).

 

 

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