E’ arrivato al Politeama Rossetti di Trieste, dopo l’applaudita data di Milano, PETER BENCE, il nuovo fenomeno mondiale del crossover tra classica e pop
Classe 1991, PETER BENCE è un giovane pianista, compositore, produttore ungherese.
Bambino prodigio, comincia a suonare pianoforte a due anni, a sette viene ammesso alla prestigiosa accademia Franz Liszt e firma la sua prima composizione influenzato da Mozart e Chopin, mentre solo quattro anni dopo pubblica già il suo primo solo di pianoforte di sue composizioni.
Nel 2004 vinse il terzo premio al Gyorgy Ferenczy International Piano Contest e nel 2008 rilasciò il suo secondo album, Nightfall.
Ispirandosi al grande John Williams si trasferì a Boston per studiare composizione in ambito cinematografico al Berklee College of Music, il più importante istituto universitario privato dedicato alla musica contemporanea, e contemporaneamente inizia farsi conoscere in tutto il mondo attraverso dei video pubblicati in rete di suoi arrangiamenti di celebri hit, dapprima con “Bad” di Michael Jackson, divenuto virale in pochi giorni, poi con “Cheap Thrills” di Sia, “Don’t stop me now” dei Queen, “Cry me a river” di Justin Timberlake e molte altre, raccogliendo oltre 200 milioni di visualizzazioni sui suoi canali ufficiali Facebook e YouTube.
Ha collezionato diversi premi, tra i quali il Guinness World Record per il “Most Piano Key Hits in One Minute”, dal gennaio del 2012 fino a giugno 2017.
Nel corso del 2017 si è già esibito in 20 paesi in 4 continenti e ha partecipato tra l’altro ai BBC’s Proms a Hyde Park a Londra dove si è esibito davanti a 50.000 spettatori.
Il punto di forza di PETER BENCE è stato riuscire ad abbattere le barriere tra la musica classica e quella pop, grazie ad uno stile espressivo e moderno portando il pianoforte ad un nuovo livello, tanto da ispirare le giovani generazioni di musicisti e amanti della musica di tutto il mondo.