Ha debuttato ieri, e sarà in scena fino a mercoledì 13, a La Contrada- Teatro Stabile di Trieste, Sabbie Mobili, divertente commedia che vede protagonisti Roberto Ciufoli, Max Pisu e Nino Formicola.
Sabbie Mobili è dedicato ad Andrea Brambilla (Zuzzurro), compagno di mille avventure teatrali di Nino Formicola (Gaspare). È infatti una ripresa, con titolo diverso, di una precedente creatura dei due (“Sete!”) e porta alla regia la firma di Alessandro Benvenuti (Produzione a.ArtistiAssociati).
LA TRAMA
Max (Formicola) e Arturo (Ciufoli) sono una coppia comica che lavora insieme da 15 anni ma che ormai non ha più niente da spartire e che discute su ogni minima cosa.
Alla fine di una serata a Dalmine (“Non a Bergamo eh!”) i due sembrano sull’orlo di una rottura dei rapporti decisiva.
Sull’aereo di rientro a casa però succederà qualcosa di inaspettato e si ritroveranno sperduti in un deserto.
UN MIRAGGIO, UN SOGNO O REALTA’?
Dopo sette giorni di cammino nel nulla troveranno un Cactus (abitabile e semi arredato, ndr) e un salottino.
Un salottino? Com’è possibile? È quello che si chiederanno anche i nostri due, indecisi sul fatto se questo sia un miraggio o uno scherzo della mente fin troppo comodo.
UNA RI-SCOPERTA
Max e Arturo ben presto faranno la conoscenza di Biagio (Pisu), personaggio particolare e misterioso che li accompagnerà alla scoperta del cactus, del luogo dove si trovano,…
Come dice la voce narrante all’inizio, questa è la storia di due persone che si cercano: vivere l’esperienza di questo incontro li porterà a riscoprire se stessi e a superare le incomprensioni che causano le loro liti continue.
In un buco spazio temporale e con l’aiuto di Biagio ritroveranno l’armonia per riscoprirsi come amici prima che come colleghi.
UN TRIO COMICO CHE FUNZIONA, SENZA SE E SENZA MA
Dopo l’esperienza di “Forbici e follia” Gaspare, Ciufoli e Pisu tornano a lavorare insieme con Sabbie Mobili e si confermano un trio vincente, con un affiatamento che è decisivo alla riuscita dello spettacolo e con una comicità elegante.
Quella comicità che forse manca nella televisione attuale e che però abbiamo la fortuna di ritrovare a teatro.
“Forse, proprio quando si è avuto tutto dalla vita – spiega Alessandro Benvenuti – arriva un momento in cui si finisce per perdersi in quel troppo divenuto esagerato. E per ritrovarsi, a volte, è necessario perdere tutto ciò che si è ottenuto e svanire per un po’ in una sorta di niente esistenziale.
È allora, quando di nuovo non si ha più nulla, quando non si è più da nessuna parte e i giorni hanno il sapore amaro della nostalgia, che si sente il bisogno di cercare la cosa più importante per ciascuno di noi: l’armonia, quel magico dono che ci permette di vivere coscientemente il bene e il male apprezzandone tutti i risvolti”.