Domani, venerdì 3 novembre, Trieste Science+Fiction Festival ospiterà uno spettacolo unico.
Nella notte in cui Trieste torna ad essere nuovamente la capitale europea del cinema fantastico, con la 21a Golden Méliès Ceremony, cerimonia di consegna del premio Méliès d’Or della European Fantastic Film Festivals Federation per il migliore lungometraggio e cortometraggio, Stefano Bollani si esibirà in uno spettacolo ideato dal grande pianista Jazz in esclusiva per il Trieste Science+Fiction Festival.
FantaBollani, curato assieme agli organizzatori della kermesse, sarà un programma unico e inedito di sonorizzazioni di classici e sorprese del grande cinema fantastico delle origini per rendere omaggio alla 21a Golden Méliès Ceremony.
Un programma per rivivere la magia del cinema delle origini con “Voyage dans la Lune” (1902), “Les quat’ cents farces du diable” (1906) e “Voyage à travers l’impossible” (1904) del maestro Georges Méliès, e poi “Voyage autour d’une étoile” (1906) di Gaston Velle e uno dei primissimi film italiani di fantascienza: “Matrimonio interplanetario” (1910) di Enrico Novelli.
Tutti i film verranno presentati in versione digitale restaurata.
Artista in costante ricerca di stimoli, nel passato e nell’esplorazione del presente, Stefano Bollani racconta così la relazione con i maestri del cinema:
Amo molto i vecchi film dove non c’è bisogno di parlare, dove tutto è raccontato in maniera diversa. E mi piace il cinema che lo fa tutt’ora. Sicuramente mi è rimasto un amore per il cinema muto perché usa altri linguaggi. La sonorizzazione mi permette di fare un duetto con un altro artista che segue un copione preciso. È meraviglioso! Posso improvvisare sapendo sempre esattamente quello che succederà sullo schermo!
Al cinema Bollani ha musicato “Barbe-bleu” (1901) e “Le parapluie fantastique” (1903) di George Méliès per l’antologia “L’Illusionista – Le Origini Del Cinema 1896-1903” (Ermitage Cinema) e “The General” (Come vinsi la guerra) di Buster Keaton e Clyde Bruckman (1926).
Pianista e compositore, Stefano Bollani si è esibito con direttori d’orchestra come Zubin Mehta, Daniel Harding, Kristjan Järvi, Leonard Slatkin, Gianandrea Noseda e Antonio Pappano e ha suonato, tra le altre, con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre de Lyon, la Danish Radio Orchestra e la Toronto Symphony Orchestra.
Il concerto di Stefano Bollani, previsto al termine della Cerimonia di consegna dell’Oscar del cinema fantastico europeo (prevista per le 21.00), sarà il culmine di un’intensa giornata di incontri e proiezioni.
Torna il Fantastic Film Forum, momento di incontro tra i professionisti del settore, e il cortometraggio sarà protagonista della giornata grazie alla prima tornata di Fantastic Shorts, la panoramica del Trieste Science+Fiction Festival sui migliori cortometraggi di fantascienza, horror e fantasy senza limiti geografici.
Una sezione da sempre molto amata perché mette in luce tematiche e talenti giovani da tutto il mondo alle prese con l’immaginario contemporaneo. Soluzioni narrative nuove, animazioni e gli effetti speciali degli artigiani millennials che rincorrono sogni, incubi e viaggi spaziali.
Quanto al lungometraggio, domani sarà la volta di Science Fiction Volume One: The Osiris Child, anteprima in Concorso di Shane Abbess, autore del celebre Infini, un’avventura fantascientifica interpretata da Kellan Lutz, qui nel ruolo di un evaso che si unisce a un ex-eroe di guerra per salvare la giovane figlia di quest’ultimo (distribuito da Eagle Pictures); Blade of the Immortal di Takashi Miike dove il samurai Manji porta a Trieste spettacolari combattimenti e armi incredibili nella nuova epopea del regista di culto giapponese, basato sul famoso manga di Hiroaki Samura.
Trieste Science+Fiction Festival presenta tre film statunitensi già in odore di cult (titolo Fuori Concorso); Lovemilla, fiaba sull’amore adolescenziale appartenente alla sezione dedicata ai giovanissimi Teens Visions; L’ultimo sole della notte di Matteo Scarfò (sezione Spazio Italia); e infine Let There Be Light di Mila Aung-Thwin e Van Royk: nel sud della Francia, scienziati provenienti da 37 paesi stanno costruendo la macchina più complessa mai tentata: un sole artificiale (al termine della proiezione, seguirà l’incontro a cura di ARPA FVG LaREA con Mila Aung-Thwin e il giornalista scientifico e consulente internazionale su Green Energy & Technologies Roberto Rizzo.
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MiBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, Sport e Solidarietà, PromoTurismo FVG, Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura, Fondazione CRTrieste, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Università degli Studi di Trieste, ARPA FVG – LaREA.
La manifestazione gode del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio: AREA Science Park, ICGEB, ICTP, INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, IS Immaginario Scientifico – Science Centre, SISSA, Università Popolare di Trieste.
Programma venerdì 03 NOVEMBRE 2017:
10.00 — Hotel Continentale
Fantastic Film Forum Day
Incontri riservati a professionisti del settore e studenti di cinema.
14.30 – Il Rossetti
European Fantastic Shorts 01
14.30 Teatro Miela
Lovemilla
Aimo e Milla convivono in casa dei parenti alcolizzati e zombificati di lei. Fanno sacrifici per potersi trasferire dalla casa-zombi, ma Aimo, che non ha molta fiducia in se stesso, spende i loro risparmi per potenziarsi i muscoli. Non soddisfatto del tradizionale body building, Aimo si robotizza.
A Milla il nuovo Aimo-robot non piace per niente e lo lascia. Le pene d’amore portano Aimo a prendere provvedimenti estremi e sostituire il suo cuore con uno di metallo: un cuore che non può soffrire. Allora Milla decide di recuperare il cuore di Aimo. Dopotutto, un uomo deve avere un cuore umano!
17.00 Il Rossetti
Science Fiction Volume One: The Osiris Child
In un futuro di colonizzazioni interplanetarie, Sy, un misterioso vagabondo, incontra Kane, un tenente che lavora per un’impresa appaltatrice dell’esercito, la EXOR. La strana coppia deve unirsi per salvare la figlioletta di Kane, Indi, e raggiungere la salvezza di fronte all’incombere di una crisi globale causata dalla stessa compagnia per cui Kane lavora.
È una corsa contro il tempo per i due, che si scontrano anche con la EXOR nel tentativo di sfuggire alle selvagge creature che infestano il desolato pianeta.
Quando si sviluppa un legame inaspettato, la corazza esterna di Sy è messa a dura prova nel momento in cui deve confrontarsi con i mostri che vivono dentro tutti noi.
17.00 Teatro Miela
Let There Be Light
Per secoli, avere energia pulita, sicura e illimitata è stata un’ossessione per gli scienziati e gli inventori e una preoccupazione di fondo della nostra società. Nelle campagne della Francia meridionale, un gruppo di zelanti scienziati provenienti da 37 paesi sta costruendo un sole artificiale sulla Terra.
Se funzionerà, fornirà energia illimitata, economica e pulita per tutta l’umanità.
Se non funzionerà, sarà una delle maggiori sconfitte scientifiche e politiche della storia. Intanto, anche dei cani sciolti, all’opera nei loro garage, stanno cercando di ottenere la fusione nucleare, ma con costi assai inferiori. Quanto siamo vicini al Sacro Graal dell’energia?
18.30 — Teatro Miela
Futurologia – docs & talks
Incontro a cura di ARPA FVG LaREA con Mila Aung-Thwin (regista) e Roberto Rizzo (giornalista scientifico esperto di Green Energy & Technologies).
moderatore: Fabio Pagan
a seguito della proiezione di Let There Be Light di Mila Aung-Thwin, Van Royko
ingresso libero/free entrance
20.00 Teatro Miela
L’ultimo sole della note
Dopo una guerra devastante che ha coinvolto l’Italia, il governo italiano ha deciso di creare alcune aree sicure in cui rinchiudere forzatamente migliaia di persone. In una di queste, la Zona 13, gli unici tre abitanti rimasti vivono in un enorme condominio dove nulla manca ma tutto è in declino.
L’edificio sembra un grande monolite magnetico che non li lascia andare via. La narrazione procede su due livelli: il presente nella Zona e la vita del passato. Cosa c’è oltre le recinzioni che chiudono il loro nuovo mondo nella Zona?
Qualcuno cercherà di scoprirlo.
21.00 Il Rossetti
Méliès d’or Ceremony + FantaBollani
Il Trieste Science+Fiction Festival torna ad ospitare, come nel 2015, la cerimonia di consegna del premio Méliès d’or, vero e proprio Oscar del cinema fantastico europeo, trasformando nuovamente la città nella Capitale Europea del Cinema Fantastico.
A illuminare la notte della cerimonia dei Méliès d’or sarà la musica del maestro Stefano Bollani, tra i più importanti pianisti jazz del mondo.
Nelle opere di Bollani, grande appassionato di fantascienza, il tema degli alieni è ricorrente, dall’album Arrivano gli alieni al recente libro Dialogo tra alieni.
Da qui è nata l’idea di chiedere a lui di sonorizzare dal vivo un programma di film del cinema delle origini, tra classici, sorprese e simboli del cinema fantastico italiano ed europeo.
23.30 Teatro Miela
Blade of the Immortal (Mugen no jūnin)
Tratto dal famoso manga, Blade of the Immortal segue le gesta di Manji, un abile samurai nell’era dello Shogunato, condannato all’immortalità dopo una leggendaria battaglia. Perseguitato dal ricordo dell’assassinio della sorella, Manji sa che solo combattendo il male riuscirà a riguadagnare l’anima perduta.
Quando si imbatte in una ragazzina di nome Rin, le promette di aiutarla a vendicare i genitori, uccisi da un gruppo di esperti samurai guidati dallo spietato guerriero Anotsu.
Ma la missione cambierà Manji in una maniera davvero inaspettata.
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