Ha debuttato venerdì in prima nazionale e in apertura di stagione de La Contrada-Teatro Stabile di Trieste, Le basabanchi di Alessandro Fullin.
LIBRO E TRASPOSIZIONE TEATRALE
Lo spettacolo segue l’omonimo libro che è uscito due settimane fa, sempre a firma di Alessandro Fullin per MGS Press.
La Contrada come da tradizione inaugura con il teatro dialettale e lo fa con il testo di uno scrittore, regista e attore che, anche se da anni è lontano dalla città (dopo Bologna adesso risiede stabilmente a Torino), riesce a raccontare in modo attento e ironico i vizi e le contraddizioni della città.
Dopo la saga di “Sissi a Miramar” e “Ritorno a Miramar” questa volta è il turno di raccontare Trieste durante le seconda guerra mondiale attraverso il microcosmo di un convento: quello dell’ordine delle suore della Beata Pinza.
TRAMA
Lo spettacolo si apre con la routine di un convento ormai abitato solamente da tre suore (le altre sono scappate o hanno chiesto il trasferimento con l’arrivo della nuova Superiora,ndr).
Le suore portano nomi particolari e tipicamente triestini: Suor Camoma e Suor Palachinka, su cui incombe la temibile Madre Superiora, interpretata dallo stesso Fullin.
Tra sogni di gioventù e velleità artistiche delle due suore, la vita procede tra le normali incombenze quotidiane cercando di tirare la cinghia il più possibile data l’estrema povertà del momento.
A turbare l’equilibrio e la tranquillità del convento arriverà l’ufficiale Furio Riboto (Francesco Godina) che scappa dai nazisti dopo l’8 settembre.
Delle lezioni di grammatica triestina ci faranno conoscere però anche il Generale Von Kiffel e un rastrellamento, nel quale rischia di venir trovato Riboto (nel frattempo diventato Suor Refada) faranno entrare in scena il temibile Von Strudel.
IL CAST
Guidati dallo stesso Alessandro Fullin in scena Ariella Reggi, Marzia Postogna, Francesco Godina e, nei panni dei due generali nazisti Franco Korosec e Valentino Pagliei.
La regia, associata, è di Fullin con Tina Sosic, le scene e i costumi di Andrea Stanisci
Grazie a un gruppo ben collaudato- l’unica new entry nel gruppo è Daniela Gattorno che si è perfettamente integrata nella squadra-, e che in primis si diverte le risate sono assicurate dall’inizio alla fine, senza però trascurare l’aspetto storico nella sua drammaticità.
Lo spettacolo è in scena fino a martedì 31 Ottobre.