È tra gli organizzatori del Marconi Teatro Festival e ora, dopo aver messo in piedi insieme a Felice Della Corte, una delle kermesse più grandi di tutta Roma, Riccardo Barbèra sale sul palco con un testo che è stato più volte applaudito: Il violino relativo. Lo spettacolo, con le musiche eseguite dal vivo da Andrea Calvani al pianoforte e Giulio Menichelli al violino, vede la partecipazione straordinaria in video di Massimo Popolizio. Il 21 luglio alle 21.45
L’ affascinante storia di un ipotetico incontro tra il giovane Albert Einstein e un anziano liutaio nei boschi delle Alpi che lo sfida a “razionalizzare” e a scoprire il mistero dei violini di Stradivari per analizzare il rapporto tra scienza e natura.
Com’è nata l’idea di scrivere Il Violino Relativo?
Stimolato da un trio di musiciste mie amiche, volevo scrivere un testo dedicato al più grande artigiano musicale di tutti i tempi (Stradivari) e sui tanti misteri legati alla sua vita… per farne una specie di concerto/spettacolo. Ho incominciato a documentarmi e ho incontrato due personaggi che si sono insediati prepotentemente nel testo: il primo è Sacconi, un grandissimo liutaio italiano, il più grande studioso mai esistito dei misteri di Stradivari, il secondo è Albert Einstein, il quale ebbe nella vita due grandi passioni: la scienza e il violino.
Scoprii che Einstein tentò inutilmente di indagare sui misteri di Stradivari. I due personaggi hanno autonomamente deciso di incontrarsi e di sfidarsi all’interno del mio copione…. e da lì è nato il nucleo de Il Violino Relativo
Esiste quindi un rapporto tra scienza e natura?
Cos’è la scienza se non il tentativo di trovare una risposta logica e verificabile a quelli che ci appaiono come misteri della natura? La luce non fa forse parte della natura? L’enorme energia immagazzinata dentro ogni atomo non è forse natura?
Violino Relativo, uno spettacolo che presuppone un’ampia conoscenza della scienza…
Assolutamente no, anzi… il testo cerca, all’interno di un racconto lieve e ironico, di fornire spiegazioni semplici, di accennare ai concetti fondamentali della Relatività e al contempo di farci entrare nella complessità della costruzione di un violino.
Il tutto è accompagnato da musiche bellissime e brillantissime (Mozart in testa) eseguite magistralmente dal M. Andrea Calvani (pianoforte) e Giulio Menichelli (violino) Tra il mio pubblico molti bambini e adolescenti…. e mi pare che siano quelli che si divertono di più.
Cosa ti emoziona di questo spettacolo?
Quando ho la sensazione di riuscire a coniugare cultura e divertimento mi sento appagato. Dopo tanti anni di teatro ho bisogno di sentire di essere in qualche modo utile. Questo spettacolo ha questa esigenza di fondo.
Ma il tuo ruolo qual è? Inrtepreti un personaggio in particolare? Sei il narratore di una storia.
In scena faccio un po’ il funambolo, trasformandomi volta per volta in tutti i personaggi. È impegnativo ma divertente. L’unico personaggio che non interpreto io lo fa l’amico Massimo Popolizio apparendo in video.
In scena all’interno del Marconi Teatro Festival. Siamo già in dirittura d’arrivo. Qual è il bilancio?
È presto per fare bilanci, siamo appena a metà strada, ma un festival appena nato e senza contributi è già di per sé un miracolo. E il trend in costante crescita è confortante.
Cosa ti mancherà del Marconi Teatro Festival?
I miei compagni di lavoro. Il condottiero Felice della Corte, coraggioso e infaticabile, i giovani e preziosissimi under 30 Davide Sacco e Ilaria Ceci , il direttore tecnico Francesco, Alioscia e tutto il personale fisso del Teatro Marconi che si gettano ogni giorno in questa avventura con passione. Un grande gruppo in un teatro privato che combatte e funziona.
Un invito a chi non è ancora venuto a trovarvi al Marconi Teatro Festival
Non credo esista un altro luogo così a Roma : un enorme parcheggio per il pubblico, di fronte alla Metro Marconi, uno spazio d’attesa sotto gli alberi confortevole, con servizio bar, due palchi e due spettacoli diversi ogni sera… (concerti, reading, danza, musical, prosa, narrazione…) in più caffè letterario (con presentazioni di libri e piccole lezioni/spettacolo a ingresso gratuito), prezzi bassi, non so cos’altro dire…. se non che vi aspettiamo a braccia aperte.