“Sheet Lightning of Riformation” è il titolo portato in scena ieri all’interno del Tact Festival dal gruppo teatrale proveniente dalla Germania guidato da F. Radug.
Il gruppo Theater Frankfurt/Theater im Schuppen E.V. dal 1990 è in costante ricerca di nuovi mezzi di comunicazione teatrale. Questa passione si riflette nelle fasi di allestimento delle nuove opere, che comprendono l’incontro con sé stessi e con gli altri, il dibattito e l’arrivo a una destinazione comune.
E’ un viaggio che profuma di condivisione.
SCENOGRAFIA E CONDIVISIONE APPUNTO
Una croce con uno sgabello al centro e ai lati quattro pannelli con diverse scritte accoglie lo spettatore nella sala.
Una platea che parte già dal palcoscenico ed è composta da un semicerchio formato da tre file di sedie tutt’intorno alla croce che permette agli spettatori di entrare letteralmente nello spettacolo.
Quattro pannelli dicevamo intorno a cui ruota tutta la vicenda: Luther contro Tetzel, emissario romano e venditore di indulgenze mandato da Roma.
La città che fa da sfondo alla storia, Frankfurt (Oder) da una parte e l’Alma Mater, il mondo studentesco, dall’altra.
LA STORIA IN SINTESI
Tezel, un emissario romano, arriva a Francoforte (Oder) per vendere delle indulgenze. Beati coloro che hanno abbastanza denaro per comprare la libertà dai peccati del passato, del presente e del futuro! Il commercio delle lettere d’indulgenza è assai florido, così i lavori di costruzione del Duomo di Roma procedono bene. Ma Francoforte (Oder) è una città abbastanza vivace… L’opera prende velocità e ci riporta al 1517, a quei tempi che provocarono dei cambiamenti politici e religiosi che sono ancora oggi parte della società.
Anche per chi non capisce la lingua (lo spettacolo è il lingua originale) la storia è chiara…Tezel arriva in città ma lì si trova ad essere fronteggiato dal giovane prete Johann Knipstro.
Knipstro, seguace di Lutero, tra una gag, un dibattito tra capi religiosi e un movimento coreografato riesce a smantellare l’influenza creata da Tezel sul popolo per cui Tezel alla fine viene scacciato dalla città.
IL CONTRIBUTO MUSICALE
Fondamentale oltre al coinvolgimento del pubblico “parte della scenografia” anche l’apporto dei musicisti, un ragazzo e una ragazza con la propria postazione in platea davanti al pannello della città e un’altra alle spalle della scena, su un piano rialzato.
Una ragazza che ha le sembianze di un angelo e che accompagna le scene suonando il violino.
Una grande prova di sperimentazione riuscita, a partire dalla messa in scena ma anche dalla commistione tra i vari gruppi, infatti in scena oltre oltre ai membri del gruppo tedesco ci sono anche alcuni attori del CUT Trieste.