È una versione dark e rock, del Romeo e Giulietta quella portata in scena da Corrado d’Elia che ha concluso (solo per ora si spera) ieri 2 Aprile al Teatro Leonardo di Milano le sue repliche.
Niente è tempo, tutto è tempo
Così si legge nel video-prologo di Alice Colla,che accoglie lo spettatore a inizio spettacolo e che introduce alla vicenda.
[…] Il tempo si sdoppia e per uno scherzo del destino le ore dei due amanti si sfalsano e si moltiplicano in corse infinite. Così, una lettera che doveva arrivare non arriverà mai e il tempo del risveglio per uno diventa il tempo di morte per l’altro. Amore e Morte ancora una volta insieme, ad unire per sempre ciò che l’odio avrebbe tenuto eternamente distante: due amanti, parti tenute insieme ma leggermente sfalsate in un’unica, meravigliosa, eterna storia d’amore.
LA REGIA E LE SCELTE VINCENTI
D’Elia, grazie anche a un cast eccezionale, è riuscito a raccontare in chiave moderna questo classico di Shakespeare, senza però snaturarne la poesia.
Si è puntato sull’essenzialità, a partire da una scenografia inesistente; motivo per cui sono i movimenti scenici scelti a rendere il cambiamento nel tempo, delle scene e delle ambientazioni
movimenti scenici puliti ed efficaci (elaborati insieme a Lara Guidetti)
Nel contesto di questo allestimento è comprensibile la scelta di caratterizzazione da parte del regista di tutti i personaggi.
La scelta più forte, quella che impressiona di più prima con le risate e poi con la commozione, si rivela quella di Angelo Di Figlia, volto del musical alla prima esperienza nella prosa.
Di Figlia colpisce nel ruolo complesso della Balia/Nutrice, ruolo complicato ma reso ottimamente grazie a una stupefacente verve comica e una coinvolgente intensità emotiva.
Coraggiosa, anche se può far storcere il naso a qualcuno, la scelta di due genitori Capuleti molto fuori dagli schemi, uno dedito alla feste e l’altra con evidenti sbalzi d’umore che portano a esilaranti scambi di battute o espressioni facciali con la Nutrice.
In parte tutti i protagonisti, su tutti Giulietta (interpretata da Chiara Salvucci), che patisce l’incomunicabilità coi genitori e le scelte di questi ultimi e che solo nella relazione, seppur breve, con Romeo (Emanuele Turetta) è realmente sé stessa.
Questa versione di Romeo e Giulietta è dinamica e coinvolgente e se si ha la curiosità di spaziare nelle novità teatrali si scoprirà una vera chicca!