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Presenta

LA MANDRAGOLA


Liberamente “improvvisato” da Niccolò Machiavelli
Scenario e canzoni di Gabriele Guarino
Maschere di Stefano Perocco di Meduna

con la nuova compagnia dei comici Attempati

Luca Gabos detto Dottor Nicia, Zangaro
Micaela Bonito detta Dottor Nicia, Sostrata
Sara Perri detta Bolzannio, Lucrezia, Sostrata
Matteo De Poli detto Callimaco, Fra Timoteo, Dottor Nicia
Letizia Spata detta Lucrezia, Sostrata, Arlecchino
Alessio Sapienza detto Arlecchino, Callimaco, Fra Timoteo
Valentina Puccini detta Arlecchino, Lucrezia, Messer Gajarone
Cristian Mazzotta detto Fra Timoteo, Callimaco, Zanduione

Regia GABRIELE GUARINO

 

20-21-22-23 Dicembre 2012 –

TEATRO DELL’OROLOGIO – Roma  Sala Orfeo

Tutti i giorni repliche alle ore 21,30
Domenica Pomeridiana ore 18,00

Presentazione breve

La più bella commedia rinascimentale italiana, in cui l’altezza della nuova lingua volgare unita alla più feroce e dissacrante critica alla corruttibilità del potere, viene reimpastata, improvvisata e riproposta dalle maschere della Commedia dell’Arte che ne estremizzano non solo gli aspetti più grotteschi, nei contrasti tra natura e cultura, ma ne urlano tutta la forza rivoluzionaria, erede di quell’antico spirito carnevalesco da cui nascono. Un’operazione che ripercorre i processi di messa in scena delle prime compagnie di comici professionisti, che “sporcavano” la composizione alta dei modelli classici con l’odore del gioco osceno e delle urgenze della natura, di cui le maschere sono messaggere.

Note di Regia

Riproporre la Mandragola oggi nasce dall’urgenza di indagare e scovare le trappole culturali nascoste dietro ciò che conosciamo come “etica”, “buoncostume”, “quieto vivere”, “convenienza”. Il genio di Machiavelli nel ribaltare completamente la vittima del raggiro, Messer Nicia, a complice contro se stesso, oltre alla critica feroce di tutti i rappresentanti del potere e della loro facile corruttibilità, ci rivela l’inquietante minaccia che soggiace ad ognuno di noi qualora ci costringiamo dentro convenzioni sociali date per scontate, per paura di osare, di perdere faccia e nome. Un grido rivoluzionario che le maschere della Commedia dell’Arte non possono lasciarsi scappare con la loro vis carnevalesca di esorcizzare la dipendenza dal potere con la sua derisione a cui, soprattutto in questo caso, il potente stesso concorre, convinto, e ignaro della vera natura delle forze in gioco, prigioniero com’è della sua cecità culturale.

La più carnevalesca e sovversiva commedia erudita rinascimentale, reimprovvisata attraverso le dinamiche sceniche della Commedia dell’Arte, secondo la migliore tradizione degli antichi “comici improvvisi” del XVI secolo.

 

Cenni storici

Scritta tra il 1512 e il 1518 e rappresentata tra il gennaio-febbraio del ’18 , in occasione dell’annuncio ufficiale delle nozze del duca Lorenzo de’Medici con Maddalena de la Tour d’Auvregne, la Mandragola fu di nuovo rappresentata a Firenze nel settembre dello stesso anno al ritorno del duca con la sposa francese. Sempre al 1518 risalirebbe la prima edizione con il titolo Comedia di Callimaco et di Lucretia, così come la seconda edizione del ’22 a Venezia; Il titolo attuale comparve solo dalla terza edizione del Calvo nel 24 così come in quella cesenate del Soncino nel ‘26. Rappresentata di nuovo a Roma nel ’20 su richiesta di Leone X e forse ancora nel ’24 su richiesta di Clemente VII, conobbe la scena numerose volte tra il ’22 e il ’26 sia a Venezia che a Modena , e continuò ad avere successo per tutto il terzo decennio del XVI, dopo il quale fu messa all’Indice dall’Inquisizione. Riabilitata dalle spinte anticlericali del post-risorgimento, fu nuovamente ostacolata dopo il Concordato fino al dopoguerra per vilipendio alla religione di stato. Fu definitivamente riammessa con la comparsa sui teleschermi

 

Biografia Gabriele Guarino

Nato a Taranto nel 1981 si laurea nel 2009 in Saperi e Tecniche dello spettacolo presso La Sapienza, proprio con una tesi su Pedrolino. Dopo i primi passi con il Teatro della Fede di Alfredo Traversa di Grottaglie(TA) si forma presso il corso triennale di Commedia all’Improvviso del Centro Teatro Ateneo di Ferruccio Marotti, studiando con Carlo Boso, Claudia Contin e Ferruccio Merisi e Claudio De Maglio. “Il Finto Marito” lo spettacolo conclusivo del corso, diretto da De Maglio vince premi a Varsavia e a Roma, gira l’Italia e arriva fino in Sudamerica. Dopo la formazione è tra i fondatori della compagnia Balagàn con cui fino al 2009 ha continuato la sua ricerca sulla Commedia dell’Arte attraverso quattro allestimenti che girano l’Italia e l’Europa (Germania, Polonia, Malta). Si specializza in Commedia dell’Arte con la Contin, Merisi e De Maglio, studia biomeccanica con Bogdanov, tecnica clown con Pierre Byland, Recitazione con Jean-Paul Denizon, canto e voce con Edda Dell’Orso, e ultimamente anche teatrodanza, lavorando come attore con la compagnia Fuo.ri.Terr.A. e la ritmica del metodo Dalcroze. Insegna Commedia dell’Arte in diverse Accademie di Roma

BIGLIETTI:

–          Posto unico € 10,00

–           Riduzione gruppi (min 8 persone) € 8,00

–          Riduzione scuole (Una Classe € 8,00 – Due Classi € 5,00)

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