Tre coppie di amici e una scala nuova di zecca.
Ecco gli elementi di partenza de “La scala”, commedia in scena fino al 12 marzo al teatro de’ Servi di Roma, scritta da Giuseppe Manfridi e coordinata da Michele La Ginestra.
La storia, che comincia senza suscitare troppo interesse, dà il meglio di se proprio sui gradini della scala in questione.
Il pretesto che permette ai sei amici di incontrarsi è quello di inaugurare l’appartamento di due di questi, Mirko e Miriam.
Marito e moglie, sono entusiasti all’idea di presentare il “pezzo forte” della nuova casa, ossia una scala che collega il loro pianerottolo con il marciapiede sovrastante. Un’alternativa che permette agli ospiti di accorciare la strada, evitando di passare nel cortile del condominio.
Una sorta di trovata unica e geniale, da festeggiare con tanto di cocktail insieme agli amici.
Tutto sembra andare per il verso giusto, almeno all’inizio.
I sei si scambiano chiacchiere e complimenti che però assumono un tono altisonante e perfino ingessato.
Si ride, ma manca il movimento sulla scena: il racconto procede in maniera abbastanza piatta.
E’ durante il secondo tempo che la narrazione sembra prendere una piega inaspettata.
La conversazione si snoda e si fa più serrata.
Gli attori riescono a tirare fuori quella grinta rimasta nascosta e poco visibile durante il primo tempo.
Le battute stesse si fanno più comprensibili e dirette. Il ritmo si fonde col tempo e il testo viene scandito con precisione.
A questo punto non è solo l’aspetto comico che migliora: quello che si riesce a cogliere è anche quell’amarezza di fondo presente nel rapporto tra i sei.
Ciascuno nutre dei risentimenti nei confronti dell’altro e questo alimenta una certa tensione emotiva che si riesce finalmente a toccare con mano.
L’intreccio coinvolge soldi e sentimenti e provoca un esplosione finale che incrina definitivamente l’amicizia consolidata.
È proprio sui gradini della scala tanto chiacchierata che i sei capiranno finalmente quante e quali sono le distanze che li separano.
La scala di Giuseppe Manfridi
con
- Andrea Dianetti (Nicolò), Barbara Clara (Elvi),
- Gabriele Carbotti (Mirko), Marina Marchione (Miriam),
- Fabrizio D’Alessio (Corrado), Samantha Fantauzzi (Terry)
Costumi Marco Della Vecchia – Scene Augusto Sandri
Regia Michele La Ginestra