Dal 22 febbraio al 19 marzo, Gennaro Cannavacciuolo ripercorre sul palco del Teatro della Cometa, le tappe fondamentali della vita del talentuoso artista italiano che ha conquistato la Francia, Yves Montand.
Un recital in due atti, in cui l’attore napoletano riempie l’intera scena nei panni del cantante ed attore di cui racconta la storia e rende omaggio alle sue canzoni.
Sullo sfondo l’orchestra, composta dal contrabbasso (Flavia Ostini), dal pianoforte (Dario Pierini), dalla batteria (Antonio Donatone) e dal sax-clarino (Andrea Tardioli), un sipario sbrilluccicante, una torre Eiffel a testa in giù.
Questi gli ingredienti che ci riportano indietro nel tempo in quegli anni e nei teatri di Parigi, Mosca e New York dove Montand ha catturato con straordinario successo il suo pubblico.
Lo spettacolo è voluto e co-finanziato dal Comune di Monsummano Terme, dove Yves nacque, ma da dove piccolissimo partì con la sua famiglia alla volta di Marsiglia per sfuggire al fascismo. Infatti l’artista, figlio di ferventi comunisti, ereditò da questi la sua fede politica, non priva di oscillazioni e ripensamenti.
Lo spettacolo prosegue sfiorando le varie tappe della sua vita.
Ogni canzone ricorda i momenti più significativi della sua carriera, partendo dai suoi primi esordi nei teatrini di Marsiglia, fino a conquistare un pubblico internazionale.
Una vita costellata da successi, impegno politico e appassionate storie d’amore che hanno reso straordinario il suo percorso.
Dal grande amore giovanile con l’eccezionale Edith Piaf con cui ha condiviso il palcoscenico, alla donna che gli è stata a fianco per 35 anni, Simone Signoret, fino alla breve e intensa liaison con Marylin Monroe, ed infine il matrimonio con Carol Amiel da cui avrà il suo primo ed unico figlio.
Cannavacciuolo ci riporta, facendoci viaggiare tra le romantiche canzoni, quasi tutte in lingua francese, in una Parigi di arte e cultura. Sono canzoni che hanno segnato un’epoca, che raccontano sentimenti e risvegliano emozioni sopite. Una vita che viene descritta tra musica e aneddoti in una narrazione cronologica e precisa.
Una storia che giunge al suo culmine nel 1991 con la morte del grande artista, una morte senza rimpianti, il termine di una vita piena di successi e d’amore.
Yves Montand è uomo che accoglie il suo tramonto con un sorriso, facendo proprio il suggerimento del suo amico Jacques Prévert per cui
nella vita bisognerebbe tentare di essere felici non fosse altro per dare l’esempio.