Fino al 17 febbraio, saranno esposte nella Galleria della Biblioteca Angelica le opere di Alessandra Casciotti, nella sua mostra personale “Il linguaggio del simbolo – fascino e mistero nel mito e nel concetto”.

Alessandra CasciottiGià il titolo ci svela l’essenza della sua arte; più profonda e nascosta di come appare, si rivela a poco a poco, in ogni suo aspetto, attraverso rappresentazioni pervase da simbolismo; ogni immagine non viene stesa sulla tela se non per intrigare l’osservatore e catturarlo tra situazioni oniriche ed immaginarie, stuzzicando l’istinto attraverso messaggi subliminali per raggiungere un mondo diverso, più intimo e spirituale.

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Rappresenta la realtà con i suoi cambiamenti in un continuo ciclo di “panta rei”, dalle metamorfosi della vita al mutamento periodico delle stagioni, lo scorrere del tempo e della vita.

È sempre presente un richiamo alla mitologia classica, greca e latina, attraverso la rappresentazione di figure quasi statuarie che ripropongono, nei colori vividi e sgargianti che caratterizzano la sua pennellata, la potenza visiva degli antichi dei, rivisitati in chiave moderna.

Le opere dell’artista romana ricordano una bellezza classica, ma non si fermano lì, la superano per realizzare passaggi in cui la mente umana si rifugia nella ricerca di un significato più profondo.

Gli occhi di chi osserva viaggiano sulle superfici colorate e creative delle tele esposte e, allo stesso tempo, il pensiero si avvale delle stesse immagini per raggiungere superfici inesplorate, ripercorrendo gli angoli di un inconscio che Alessandra Casciotti è stata in grado di trasporre nelle sue opere.

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