Fino al 29 gennaio potrete godere al Teatro Ghione della simpatia irresistibile di Francesca Nunzi, della bellezza senza pari di Sergio Muniz, ottima personificazione teatrale di se stesso, della bonarietà di Diego Ruiz, nei panni di “Diego” e del trasformismo di Maria Lauria, con la commedia esilarante “Cuori scatenati”.
È proprio un’irrefrenabile esplosione di passione più dichiarata che effettivamente divampata sulla scena quella che viene rappresentata dai talentuosi attori, una commedia di paradossi ed equivoci amorosi dove Cupido sembra essere tornato a fare la divinità capricciosa delle epopee classiche intessendo e scucendo amori insoliti e bizzarri.
In una notte di tempesta una coppia sul piede del divorzio si ritrova nella sua casa in montagna: un cumulo di arredi grotteschi che rimarcano il rifiuto di Francesca (Francesca Nunzi) a ritornare con il suo ormai quasi ex marito Diego che, al contrario, sembra ancora subire il suo fascino.
Con l’entrata in casa, in una notte di tempesta dove ogni cambio di scena è scandito dalle urla spaventevoli più che spaventose di Francesca, di Sergio (Sergio Muniz) lo straniero, avventuriero che riceve ogni genere di epiteto dalla quasi ex moglie di Diego, le certezze della fine del proprio matrimonio sembrano rinsaldarsi in Francesca.
Eppure, a parte il fisico statuario di Sergio, c’è ben poco di certo in questo inaspettato menage domestico ed ogni cosa data per scontata nell’attrazione viene sovvertita.
Chi è Sergio? La geografia lacunosa di Francesca lo trasforma in un profugo o forse in un avventuriero fascinoso o forse in una vittima di tratta… Troppe idee, troppo difformi e confuse come la testolina spumeggiante e buffamente sarcastica di Francesca, una grandiosa Francesca Nunzi, l’amica dalla sfrenata simpatia che tutte vorremmo, un’attrice dalla bravura mimetica e gestuale altissima insieme ad una naturalezza un po’ ciaciona come nella migliore delle tradizioni romanesche.
Sergio Muniz dimostra una padronanza del personaggio che lo fa entrare nei panni di belloccio svampito ed adorabile, mentre Diego impazza con il suo leit motiv del dondolio della testa, buffa danza del corteggiamento e Maria riesce a lasciare tutti senza parole tirando fuori uno charme insospettabile.
Francesca ama ancora Diego e la sua reticenza è solo desiderio malcelato? Maria arde di gelosia…si, ma per chi?
In questa divertente commedia Diego Ruiz mette in scena l’imprevedibilità delle relazioni, la loro inafferrabilità ma la sovversione non vince e Cupido preferisce rassettare come una stanca casalinga che rientra placida nel suo ruolo.
Vincenti ne escono però le figure femminili anche se molto più nei loro vaghi desideri pindarici di cui sono vittime gli uomini, figure inermi nella commedia, che non si sa fino alla fine quanto saranno risparmiati.