Fino al 20 novembre va in scena Crimini tra amici di Teresa Federico al teatro Brancaccino di Roma.
Coordinati dalla regia di Massimiliano Vado, troviamo sul palcoscenico i talentuosi Luisa Belviso, Sebastiano Gavasso, Diego Migeni, Valentina Ruggeri, Andrea Sorrentino e la stessa Teresa Federico.
1909. In una tranquilla serata fatta di risate e chiacchiere con gli amici all’interno di un locale qualsiasi, un giovane ragazzo si siede di fronte a voi, ordina da bere e comincia a parlare con voi del più e del meno.
Il suo nome è Adolf e non sa che il suo interlocutore è un viaggiatore del tempo che è tornato in quegli anni per decidere se ucciderlo prima della sua ascesa al potere o se risparmiarlo e condannare milioni di persone.
Uccidere Hitler prima che diventi Hitler.
Ahmed, Eva, David e Giulia non hanno dubbi sulla risposta da dare.
Questo è l’incipit da cui parte la tragedia Crimini tra amici in cui, tra situazioni e personaggi al limite dell’assurdo, Teresa Federico riesce a mettere a nudo la crudeltà che risiede in tutti noi grazie ad una eccellente scalata emotiva in grado di scatenare una frustrazione tale nei protagonisti che sarà impossibile per loro non cedere ai propri istinti più violenti e animaleschi.
Sebbene nei primi minuti della rappresentazione la prestazione dei quattro protagonisti non fosse particolarmente ispirata, una volta presa confidenza e riscaldati a dovere siamo rimasti piacevolmente colpiti dal talento di tutto il corpo attoriale che, nonostante i frequenti cambi di tono dello sceneggiato, è riuscito a rimanere sempre credibile nella recitazione.
Sebastiano Gavasso
Ulteriori complimenti vanno a Sebastiano Gavasso che, pur interpretando molteplici e a volte fondamentali personaggi, si è dimostrato in grado caratterizzare ognuno di loro e a renderli sorprendentemente memorabili.
Con una scenografia minimale e convincente, lo spazio viene ottimizzato in modo eccellente trasferendo la sensazione al pubblico che non esistano delle zone vuote sul palcoscenico e regalando alla perfezione di trovarsi effettivamente all’interno di un salotto qualsiasi che, suo malgrado, sarà protagonista anche lui di una bellissima ma violentemente tragica storia.