I Tre Allegri Ragazzi Morti tornano sul palco del Teatro Miela dopo 20 anni in un suggestivo appuntamento, tra l’altro fuori calendario: i festeggiamenti per Halloween e l’apertura del Trieste Science+Fiction Festival con cui quest’anno Davide Toffolo ha collaborato nella sua realizzandone il manifesto.
Teatro pieno zeppo sia in sala che nel foyer : a riempirlo, usando le parole di Davide Toffolo, front man ed anima storica del gruppo, “morti giovani”, “morti medi” e “morti vecchi” a voler indicare i loro fan più attempati che li seguono dai loro esordi a metà degli anni ’90 a Pordenone.
E di strada ne hanno fatta parecchia i TARM (comoda abbreviazione del loro nome) anche perché da tre sono diventati cinque poiché al nucleo storico formato da Davide Toffolo, Luca Masseroni ed Enrico Molteni si sono aggiunti Andrea Maglia e Monique Mizrahi.
Il charango
Quest’ultima collaborazione, nata questa estate, consente nuove sfumature al sound della band essendo lei una charanguista americana con all’attivo già diversi progetti musicali. Apprezzatissima anche la sua esibizione in solo, ed a volto scoperto, per l’unica ballade della serata che ha consentito ai “morti giovani” di scoprire, se ce ne fosse bisogno, della moda dei “morti vecchi” di illuminare con gli accendini i momenti più romantici di un concerto.
Notevole come sempre la capacità di Toffolo di intrattenere la platea con continui giochi da villaggio turistico punk fino ad arrivare al farsi mandare scherzosamente a quel paese perché “quando vi ricapita di mandare affan… i vostri idoli?”
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