S/PAESATI 2016 – ACCOGLIENZA, IDENTITÀ E DIRITTI UMANI.
S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni è una manifestazione che è giunta alla XVII edizione e quindi punta almeno alla XX se non alla XXX! In diciassette anni la realtà in cui viviamo è molto cambiata.
Quando S/paesati è nata l’Italia da paese di emigranti era diventato un paese di immigrazione e quindi c’era la necessità di raccontare e capire sia il passato che il presente . Poi c’è stata la crisi finanziaria da una parte che ha cambiato gli equilibri interni e quelli europei e l’Italia è ritornato ad essere un paese d’emigrazione , soprattutto per i giovani, restando un paese di immigrazione.
La situazione di tensioni internazionali nel Mediterraneo con la guerra in Siria e in altri paesi del golfo ha accentuato la crisi umanitaria, diventando così il nostro territorio un luogo di transito e di accoglienza per milioni di profughi.
Le edizioni di S/paesati hanno cercato di cogliere i cambiamenti e analizzarli per capire e riflettere su quanto accade per essere preparati ad affrontare la dinamicità del reale senza perdere la centralità dell’individuo e dei diritti umani.
In questa edizione possiamo dire che ci occuperemo di accoglienza, del tema dell’identità nella sua accezione più ampia, di diritti umani.
Social Comedy – Intrigo a Via Doganelli
Lo spettacolo Social Comedy – Intrigo a Via Doganelli di Maurizio Zacchigna, coprodotto anche da Spaesati, dipinge in toni ironici le vicissitudini di una comunità di accoglienza di richiedenti asilo per affermare l’importanza di accogliere con dignità chi cerca rifugio nel nostro paese e per svelare quante siano diverse le storie dei profughi che vivono con noi. La prima nazionale sarà il 27 ottobre al Teatro Miela con replica il 28 ottobre.
Il riscatto
Di accoglienza e di integrazione parla lo spettacolo Il riscatto di Mohamed Ba, attore musicista senegalese che racconta la storia di immigrato che passa “dalla Savana al Municipio” come dice bene nel sottotitolo. Gli immigrati sono persone come tutte le altre che potranno presto essere al governo delle città.
Il libro Voci Rimosse sui profughi di Eidomeni in Grecia di Alberto Flego e lo spettacolo Convention di Barbara Sinicco con la compagnia di attori stranieri e italiani arricchiscono il tema dell’accoglienza e del diritto di asilo.
E- Slovakia
Di identità parla la performance del compositore slovacco Juraj Kojs che in E- Slovakia racconta per immagini e suoni il rapporto con il suo paese d’origine, in scena al teatro Miela giovedì 13 ottobre in collaborazione con la rassegna Donne Inquiete.
Dove gli dei si parlano
Anche Monika Bulaj nel suo reportage Dove gli dei si parlano mette a confronto identità diverse, spirituali, religiose e culturali sottolineando gli aspetti che uniscono piuttosto che quelli che dividono.
Variabili Umane
Marcela Serli in Variabili Umane indaga un altro aspetto del tema identitario, quello dell’identità di genere nelle sue molteplici varietà, raccontando insieme a molte persone transgender che cosa significa la transizione da un genere all’altro. Le identità delle 35 donne che hanno partecipato all’installazione Rima d’origine di Elisa Valdilo nel 2013 alla Stazione, sono racchiuse nel volume Rimad’origine che documenta l’evento attraverso immagini e testimonianze che ben sottolineano la ricchezza culturale e umana di Trieste.
La maledizione di essere femmina
I tema dei diritti umani è affrontato dalla giornalista Manon Loiseau che presenterà il suo documentario La maledizione di essere femmina in cui racconta i femminicidi delle bambine in India, Pakistan e Cina e di chi si prodiga per salvare le loro vite.
Anche il film Voyage en Barbarie affronta il tema della tortura narrando delle vicende dei migranti da Eritrea e Somalia che attraversano il Sinai e lì vengono rapiti da predoni che li torturano e chiedono un riscatto ai parenti in Europa o nel paese d’origine.
La danzatrice Piera Principe in Guardami esprime attraverso il suo corpo il diritto di danzare oltrepassando i limiti della disabilità.