Intervista a Roberta Castelluzzo. Si parla del Teatro Furio Camillo e delle sue tante novità
Abbiamo intervistato Roberta Castelluzzo, la responsabile delle attività del Teatro Furio Camillo che lo scorso 30 settembre ha presentato la sua nuova stagione.
Nasce l’Accademia Materiaviva. Cosa rappresenta per voi? E cosa sarà per il pubblico?
L’Accademia Materiaviva è una accademia per le arti performative. Accogliamo giovani attori, circensi, danzatori o atleti che intendano intraprendere un percorso interdisciplinare e trasformare una passione in una professione! Ma anche amatori… che spesso portano un’energia e una vitalità straordinarie! Per noi è la realizzazione di un sogno. Da anni ci dedichiamo a progetti formativi e ora finalmente riusciamo a rendere tutto più organico, a far incontrare gli artisti e i pedagoghi che stimiamo e unirci in un progetto didattico in cui crediamo moltissimo.
Un teatro che si sta sempre più identificando come uno spazio non legato ai soli spettacoli di prosa. Fare la differenza, è una scelta rischiosa ma anche intelligente. Perché andate in questa direzione?
Proponiamo quello che più amiamo. Il movimento, la contaminazione fra stili e tecniche, il circo ma anche la parola, il suono. Siamo incantate dall’incontro tra culture e tecniche differenti e cerchiamo di portare in scena quello che noi per prime amiamo. In questo modo compensiamo il rischio con l’entusiasmo! Certo se ci fossero un minimo di fondi per la cultura o di sostegni per progetti di circo teatro sarebbe meglio? Lo sapete che i fondi per il circo teatro sono vincolati all’avere un tendone da circo? Io trovo ci sia una ignoranza profonda in questo. I “rischi” sarebbero molto meno e la qualità delle proposte sarebbe molto più alta se potessimo avere il sostegno che in tutto il resto del mondo hanno le realtà che si occupano di cultura.
Date molto spazio agli spettacoli per i bambini, come rispondono le famiglie?
Benissimo, sono una gioia! A volte sono la famiglie stesse a dirci cosa gli piacerebbe vedere. E’ divertente avere bambini ovunque tutte le domeniche mattina!
Avete spesso ospitato compagnie dall’estero. Accadrà anche quest’anno?
Per la rassegna Battiti sicuramente! E’ una rassegna Internazionale di circo teatro e perderebbe il suo senso se non fosse aperta ad artisti di tutto il mondo! Anche qui senza fondi… come se per un teatro di 80 posti fosse sostenibile tutto questo… ma guardare oltre confine è fondamentale per rimanere in una posizione di apertura e curiosità.
Per il resto risulta davvero difficile e a malincuore dobbiamo spesso rinunciare a collaborazioni bellissime perché anche solo un biglietto d’aereo a volte supera il totale del più roseo incasso di botteghino! Chi sa se un giorno le cose cambieranno e “fare cultura” smetterà di essere un privilegio di pochi.
Se c’è qualcosa che manca al Teatro Furio Camillo, per te cos’è?
Mi ripeterei se dicessi solo i finanziamenti! Purtroppo l’altra grave mancanza spesso è la stampa. Non che nessuno poi li legga più i giornali… sarebbe forse utopia, ma i giornalisti che davvero vengono a teatro sono pochi. I grandi nomi al massimo mandano i loro stagisti e si limitano a firmare gli articoli, ma nella maggior parte dei casi il giornalismo per il teatro è raro. Non voglio dire inesistente perché le testate web e le piccole radio web fanno quel che possono per la diffusione delle informazioni, ma la grande diffusione ama il gioco facile, scrivere dei vip del palcoscenico o aspettare che un contributo economico risvegli il loro interesse per le piccole realtà. Dal nostro teatro non usciranno mai contributi economici per il giornalismo! E così eccoci qui, a fare la nostra rivoluzione silenziosa per una libera informazione.
Un augurio a tutte le compagnie ed un saluto ai nostri lettori
Auguriamo una stagione piena di stupore, di entrare spesso in teatro e uscirne con il cuore più grande!