Apre Ar.Ma Teatro a Roma. Ad inaugurarlo Schifosi – L’orchestra vuota. L’intervista al regista Rosario Sparno e all’attore Luca Iervolino
Il 6 ottobre Ar.ma Teatro ha aperto il suo sipario. Uno spazio teatrale in zona Ottaviano a due passi da San Pietro che ha dato il via alla sua prima stagione con Schifosi -L’orchestra vuota liberamente ispirato all’opera omnia di David Foster Wallace. Sul palco Luca Iervolino diretto da Rosario Sparno.
Questi Schifosi sono personaggi torbidi, divertenti quanto autenticamente amorali che si confessano attraverso un originale, candido e violento linguaggio quotidiano e che raccontano la loro realtà. Una visione del mondo che, con sgomento, potremmo scoprire anche nostra.
Abbiamo incontrato Rosario Starno e Luca Iervolino, rispettivamente regista e attore dello spettacolo.
Rosario Sparno, chi sono questi Schifosi?
Schifoso è chi trova il coraggio di dire quelle verità scomode in quanto amorali. In realtà non sono per niente Schifosi, ma sono definiti tali da chi quelle verità non vorrebbe ascoltare.
Cosa ti ha colpito di David Foster Wallace tanto da fare riferimento alla sua opera omnia?
Wallace ha una scrittura che somiglia al teatro che mi piace fare: racconta storie, potenti come un pugno nello stomaco, con estrema ironia e divertimento. Un teatro popolare che non rinuncia alla bellezza della lingua e alla ricerca stilistica. A lui è dedicato il nome della nostra compagnia Bottega Bombardini. Bombardini è uno dei protagonisti de “La scopa del sistema”di Wallace.
Gli Schifosi ti somigliano?
Si, mi somigliano altrimenti non avrei potuto raccontarli con lo stesso amore.
Vorresti somigliargli?
Non ne farei una questione di volontà. Io sono convinto che molti uomini e molte donne sono come i nostri Schifosi solo che non lo accettano per non essere definiti tali, nemmeno da se stessi.
Perché proprio Luca Iervolino? Cosa hai visto in lui per renderlo protagonista assoluto di questo spettacolo da “più voci”
Con Luca collaboro dal 2009. Nel 2014 abbiamo deciso di fondare la compagnia Bottega Bombardini. È un attore straordinario, severo, appassionato ed esternamente intelligente. Un essere tormentato come Wallace perché non riesce a non vedere la verità.
Luca Iervolino, ci incuriosisce sapere quanto è catartico per te questo spettacolo
Per me la catarsi è un dono riservato al pubblico. Io, da attore, non cerco necessariamente l’ identificazione coi personaggi ma cerco con i miei strumenti di raccontarne la linea emotiva per permettere allo spettatore stesso di riconoscersi è rispecchiarsi. Il mio lavoro è dare umanità e profondità ai personaggi che interpreto anche quando sono “Schifosi”.
Quale tra i personaggi che porti in scena ti è più difficile interpretare?
Schifosi è per me un ritratto unico, un viaggio difficile e faticoso. Non c’è un personaggio che mi richieda più impegno o concentrazione di un altro. La cosa più difficile è partire.
Ci sono progetti futuri nel tuo percorso attoriale?
Da scritturato ho molti impegni nella prossima stagione, come il Macbeth prodotto dal teatro Mercadante di Napoli, ma quello che considero il mio progetto è la mia compagnia Bottega Bombardini con Rosario. Quello con Bottega è un percorso di vita e di ricerca teatrale che ci vedrà impegnati a marzo nella messa in scena di un testo di drammaturgia inglese contemporanea.
Fonte della foto copertina di Daniele Fenoglio
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