Exhibitionism: The Rolling Stones. Non solo una mostra

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Mick Jagger ha da poche ore compiuto 74 anni e a Londra dal 4 aprile presso la Saatchi Gallery (nei pressi di Sloane Square, Soho, tra i quartieri più eleganti di Londra), è possibile visitare la mostra “Exhibitionism: The Rolling Stones”, mostra, percorso tra la musica, i video, i memorabilia del quintetto più famoso e più longevo nel mondo del rock.

Un omaggio (in vita), alla band inglese, così come lo è stato due anni fa “David Bowie is” al Victoria and Albert Museum (attualmente a Bologna e che vi abbiamo raccontato qui). Gli inglesi hanno molto rispetto verso le loro icone musicali.

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Basti pensare anche al bellissimo museo dedicato ai Beatles a Liverpool . Del resto la musica, proprio dai Beatles e dai Rolling Stones,  ha creato in Gran Bretagna un giro d’affari notevole, portando soldi non solo dalla vendita dei dischi ma anche dal turismo musicale.

Basta pensare che, ad esempio, gli amanti della musica a Londra possono visitare attualmente quattro punti “fondamentali”. Dalla “solita” e molto cambiata Carnaby Street, alle famose strisce pedonali di Abbey Road, al bellissimo murales comparso all’uscita della metropolitana di Brixton dopo la scomparsa di David Bowie (quartiere di Londra dove nacque) e, appunto, la mostra dedicata agli Stones.

In un’ora di visita (su prenotazione), si viene completamente immersi nell’universo Stones.

50 anni di attività

Il visitatore è accolto dai numeri, impressionanti, di dischi venduti, spettatori, km di tour fatti negli oltre 50 anni di attività, per poi proseguire seguendo quasi cronologicamente la loro storia.

Ecco quindi riprodotte le stanze dove hanno vissuto i primi anni Jagger e soci, sporche e caotiche, le prime bozze delle canzoni, gli strumenti d’annata utilizzati, gli studi di registrazione (dove ci si può anche divertire a mixare alcune loro famosissime canzoni)…e poi una lunga galleria di abiti e costumi indossati durante 50 anni di tourneé, una carrellata dei manifesti degli stessi, di alcuni modelli dei palchi più spettacolari e complessi. Non mancano le riproduzioni del loro segno di riconoscimento: la lingua!

Una enorme, tridimensionale, troneggia nella sala dove vengono esposti diversi artwork con essa come tema centrale, per poi passare ad alcuni quadri e serigrafie famose (come quelle di Andy Wharol).

Il giro si chiude in una vera e propria riproduzione di concerto. Nella prima sala si è immersi in un vero e proprio backstage, tra strumenti, cavi, fari buttati a terra, camerino per il cosidetto “quick change”, monitor e la scaletta che porta al palco. Poi si apre una tenda, e, inforcando gli occhiali 3D appositamente consegnati dagli addetti, si è immersi in un concerto dove Jagger, Richards e co si possono quasi toccare.

La mostra sarà visitabile fino al 4 settembre. Se siete a Londra non perdetevela.

http://www.saatchigallery.com/current/rolling_stones.php

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