E’ in scena dal 24 al 29 maggio al Teatro dell’Angelo “Non ce la faccio più” una divertente commedia tratta dal famoso film “Bianco Rosso e Verdone” di Carlo Verdone. Un cast di attori, cantanti e ballerini, diretti da Annalisa Castelli che abbiamo avuto il piacere di intervistare.
Come nasce l’idea di portare in scena un successo del passato come quello di Bianco Rosso e Verdone?
Ci piace l’idea di fare a teatro qualcosa che non sia mai stato rappresentato prima, e la scelta di film degli anni ’70 e ’80 è nata soprattutto per riscoprire quella comicità, tipicamente romana, che fa parte della nostra adolescenza.
Bianco Rosso e Verdone è stato la naturale evoluzione del nostro primo lavoro come Polproduction: “Febbre da cavallo – Commedia musicale”, messa in scena a maggio/giugno 2014.
Noi tutti siamo cresciuti con i film di Carlo verdone, e un omaggio ai suoi personaggi straordinari ci sembrava doveroso.
Avere i diritti di questo lavoro non sarà stato facile. Ci racconti come è andata?
La colpa è mia, che m’innamoro dei progetti più strampalati e spesso complicati da realizzare.
Inizialmente ho cercato di contattare la casa di produzione e quella di distribuzione del film originale, ma senza successo. Dopo qualche mese di silenzio mi è venuto in mente di provare a scrivere a Verdone stesso. O la va o la spacca, mi sono detta. Gli ho mandato una lettera: tre pagine scritte a mano su un foglio protocollo, proprio come si faceva a scuola per i compiti in classe, raccontandogli un po’ la mia idea e la nostra precedente esperienza con Febbre da cavallo. I giorni passavano senza notizie, e proprio quando stavo per abbandonare il progetto – un sabato mattina qualunque – il mio telefono ha squillato e all’altro capo, inaspettatamente, c’era lui. La sua voce inconfondibile, che tutti conosciamo, e la gentilezza disarmante di un uomo amabile e garbato, che non solo si è preso il disturbo di chiamare personalmente una perfetta sconosciuta, ma è stato tanto gentile e disponibile da commuovermi.
Quanto tempo hai impiegato per realizzare la trasposizione teatrale?
Non essendo questo il mio lavoro principale, l’impegno è stato notevole. Ci sono voluti quasi tre mesi per la prima stesura, che ha poi subito almeno una dozzina di revisioni complete, con tagli, aggiunte, modifiche, spostamenti di scene.
Un discorso completamente diverso va fatto per le canzoni, che in certe occasioni hanno portato via giorni o nottate intere. Sono al debutto come autrice di testi e melodie, e se per alcuni brani la scrittura è venuta di getto, per altri la gestazione è stata lunghissima, e mi sembrava che nulla andasse mai bene. Per fortuna l’aiuto e il supporto di Andrea (che interpreta Furio nello spettacolo) mi hanno spinto a continuare senza perdermi d’animo.
Sei una fan di Verdone?
Da sempre. Credo sia l’unico attore e regista italiano in grado di creare personaggi esilaranti e al tempo stesso fragili e commoventi.
Perché proprio questo suo spettacolo?
Tra tutti i film che amiamo di Carlo Verdone questo ci sembrava il più adatto ad una trasposizione teatrale grazie al perfetto equilibrio di ritmo e delicatezza, comicità e poesia. I personaggi di Bianco Rosso e Verdone sono così diversi e complementari fra loro che mi stimolava l’idea di provare a raccontare – anche attraverso i brani inediti – qualcosa di loro che andasse oltre ciò che si vede nel film, spaziando dalla canzone melodica italiana al blues, dallo stornello romanesco allo swing, dal soul al tango.
Hai intenzione di portare in scena altri suoi lavori cinematografici?
Mai dire mai 🙂
Il cast come lo hai scelto?
Per alcuni personaggi avevo già in mente gli attori con cui avrei voluto lavorare ed ho proposto loro di fare un provino su parte. Gli altri – tra cui alcune vere e proprie rivelazioni! – sono stati selezionati in seguito a un’audizione.
Un invito ai nostri lettori?
Date una chance al teatro. È l’unica forma d’arte in grado di riportare davvero le persone a contatto con l’animo umano, e non merita di morire. È lavoro vero, ed è rischioso, perché sul palco non ci sono filtri: l’attore è nudo, solo, ed è disposto a farsi giudicare senza pietà. A teatro l’emozione che proverete, anche la più piccola, è reale fino in fondo.
Se volete dare una chance anche a noi, saremo in scena da martedì 24 a domenica 29 maggio al Teatro dell’Angelo.
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