Quando cronaca e soubrette si incontrano: Il Caso Majorana

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A 78 anni di distanza il caso Majorana desta ancora l’interesse non solo dell’opinione pubblica ma anche di artisti e intellettuali, che ne fanno l’emblema di pregi e difetti di un’Italia dai mille volti.

Allo stesso modo in cui, di recente, Egidio Eronico si è interessato alla vicenda di Ettore Majorana in un documentario noir degno di nota dal titolo Nessuno mi troverà, così Claudio Pallottini e Marco Simeoli hanno deciso di mettere in scena Il Majorana Show. Lo spettacolo, una commedia al limite col varietà, è in scena al Teatro de’ Servi di Roma fino al 29 Maggio.

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Locandina Ettore Majorana Show Teatro de' ServiTutti conoscono la storia di Ettore Majorana, che scompare misteriosamente nel 1938 alla vigilia di una guerra che segnerà uno dei punti più bassi nella storia del nostro Paese. Nonostante ciò, una breve rinfrescata può fare sempre bene quando si parla di personaggi del suo calibro.
Ettore è un giovane scienziato schivo e oltremodo geniale appartenente al gruppo dei Ragazzi di Via Panisperna. “Il grande inquisitore”, è il soprannome che i ragazzi gli danno alla luce di un carattere schietto e critico verso una realtà che sembra camminare ad un passo molto più lento del suo. Non si sa di preciso a cosa stia lavorando quando scompare, sta di fatto che numerose testimonianze risalenti a quel periodo lo vogliono ancora più schivo del solito, chiuso in sé e trasandato. A lungo ha lavorato sul nucleo degli atomi, giungendo a scoperte molto vicine a quelle che successivamente sono state attribuite ad Heisenberg, premio nobel per la fisica nel 1932. Chissà che proprio queste scoperte non gli abbiano creato dei problemi, calcolando l’importanza cruciale che di lì a poco avrebbe assunto la bomba atomica.

La scomparsa del fisico abbraccia cronaca, scienza e politica, ma tocca la tv quando, nel 2008, un uomo dichiara alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto di aver speso del tempo con Majorana in Venezuela tra il 1955 ed il 1959. Il caso si riapre nelle aule dei tribunali e negli studi televisivi, dove ogni tipo di talk show affronta l’argomento a modo proprio.

È di questa curiosa commistione show/cronaca che Simeoli, insieme a Pallottini, ha voluto raccontare sul palco del de’ Servi, facendolo brillare di neon e starlette mentre testimoni e presunti esperti si avvicendano nel racconto del caso Majorana.

Lo spettacolo, satira di una tv che vuole maneggiare materiale scottante con guanti di paillettes, mescola un po’ troppe carte in tavola: si dilunga sulla vicenda Majorana senza veramente approfondire e al tempo stesso focalizza l’attenzione su interventi canori (egregia Carlotta Proietti) e balletti pepati, senza darsi ad una satira davvero pungente.
Il cast è di tutto rispetto e le interpretazioni impeccabili, la comicità ha un gusto un po’ (troppo) retrò.

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