Un racconto di una convivenza forzata.
“Quattro donne e.. un bagno” è uno spettacolo scritto e diretto da Salvatore Scirè e nato da un’idea di Giancarlo Leone. Il tutto inizia con un paradosso: quattro ragazze inconsapevolmente si ritrovano a condividere lo stesso appartamento (e orrore! lo stesso bagno). Una PR decisa e sicura di sé, una ironica astrologa erborista, un’affascinante filosofa e una caustica guida turistica; le giovani sono vittime di una truffa messa in atto da un’agente immobiliare, il dongiovanni Diego. La convivenza forzata inizialmente le spinge ad agognare un tentativo di rivincita, ma in seguito a simpatici e inaspettati eventi non riuscirà ad essere portato a compimento.
Da sfondo una scenografia graziosa e minuziosa creata da Riccardo Polimeni. La musica accompagna molte scene e cambi scena in un susseguirsi fluido e incalzante.
Donne rivali e complici, un infaticabile donnaiolo e un simpatico e onnipresente custode-manutentore sono gli ingredienti di una commedia a tratti divertente. Qua e là accenni della società precaria dei giorni nostri, che abbraccia i giovani in ogni settore, si affacciano dalle storie delle quattro ragazze. Donne al centro dell’attenzione con i loro problemi quotidiani, fissazioni e fantasie. L’autore disegna caratteri forti, affermati frutto di donne emancipate, ma anche le debolezze della natura femminile.
Una pièce comica in cui si susseguono gag e equivoci che possono far sorridere o allietare una serata leggera al teatro Testaccio fino al 27 Marzo.
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