E se fosse l’amore la vera rivoluzione ?
A distanza di un anno dalla presentazione del loro disco “La Revolucion Del Amor”, gli italo argentini España Circo Este tornano sul palco del Teatro Miela di Trieste e lo fanno con tutta la loro contagiosa energia.
Solo tre anni di attività e già 400 concerti per questa band che fa proprio dell’esibizione live il proprio punto di forza, e non per niente sono stati gruppo di supporto ufficiale di Manu Chao e dei Gogol Bordello.
E non finisce qui perché da marzo a settembre la band inizierà un nuovo lungo tour europeo (oltre 40 le date già confermate) che li vedrà esportare il loro Tango Punk in Spagna, Austria, Germania ed Olanda ed in importanti festival come il Paaspop ed il Lowlands.
Ma chi sono questi inarrestabili ragazzi ? Si definiscono una band circense e, vedendoli sul palco, se ne capisce il motivo. Saltano, corrono e soprattutto si divertono e fanno divertire il pubblico che non può fare a meno di lasciarsi andare a balli scatenati e ad inevitabili “pogate”.
La loro musica è un melting pot di mille colori giocosi, un po’ di punk, un po’ di reggae, un po’ di ska, un po’ di balkanika, il tutto cantato in italiano, francese ed inglese, insomma quanto di più internazionale ci possa essere.
Conosciamoli meglio. Alla voce,chitarra, salti e capriole varie Marcelo, alla fisarmonica, violino e voce, l’arrangiatore del gruppo Missi, al basso e voce Ponz, ed alla batteria, percussioni e voci Jimmy, un vero “Duracell”, un metronomo da guerra.
Se siete un po’ giù di morale e li vedete in programmazione nella vostra città, accettate un consiglio: partite di corsa verso il buonumore e l’energia salvifica della musica.
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Ad aprire il concerto di Trieste due cantautori locali: Giovy e Cortex.
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Ma Cortex non è precisamente un “pivello” mauno degli artisti più amati del panorama triestino e non solo, viste le recensioni positive e le attenzioni che colleziona dalla critica nazionale (da MTV a rockit.it). Vincitore di diversi premi tra cui per i testi assegnatogli da Mogol è al suo terzo album .
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