Sarto per Signora alla Contrada: la travolgente storia di un medico che si finge sarto, un maggiordomo che si finge medico; di un’amante che diventa cassiera; di una suocera che diventa regina, di un abbandonato che ritrova la moglie; di una chantosa che tenta l’arrampicata sociale; una moglie tradita; un cornuto-cornificatore e di una giacca troppo larga!

Siamo nella Parigi dal rassicurante interno borghese, uno spaccato di mondo che trova la propria colonna portante nel dover salvare le apparenze.

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Come è intuibile, le fragili mura domestiche, nascondono sempre mille intrighi. A questa regola non fa eccezione la figura disegnata dalla penna di Feydeau: il dottor Molineaux (Emilio Solfrizzi).

Il dottor Molineaux, fresco di nozze, non riesce a far a meno di corteggiare (oltre tutto ricambiato)  la donna di un altro uomo, fedifrago a sua volta.

Molineaux da dottore a Sarto per Signora pur di riuscire ad appartarsi con madame Suzanne.

Ma rapidamente la situazione scivola, in poco tempo la palla di neve diventa una slavina.

Sarto per Signora, non è solo il classico lui, lei e l’altra, anche l’altra ancora!

Sì, perchè non bastava l’amante ma anche una vecchia fiamma del passato torna in scena ad ingarbugliare quello che è già un continuo scambio di identità, fraintendimenti ed equivoci.

Ciò che rende esilarante Sarto per Signora non è solo una questione di corna, ma la paradossale situazione per cui, ad un certo punto, si ritrovano tutti nello stesso posto, personaggi che non avrebbero dovuto!

Mariti che si rendono complici delle proprie corna; suocere (regine per una notte!) che, ignare,  finiscono nello stesso posto dove il proprio genero tenta di avere una tresca, insomma un vaudeville, dove tutti sono qualcun altro senza saperlo.

Sarto per Signora
Locandina

Una commedia che mette in scena dei personaggi che vivono con l’assenza di sensi di colpa, una sorta di declino sociale tragicomico.

Navigatissimo il cast e la regia che riportano il scena per l’ennesima volta la piéce di Feydeau.

L’adattamento e la regia sono di Valerio Binasco, ottima la scelta di mettere in scena delle situazioni senza una precisa connotazione storica o dialettale colorando di sfumature questi assurdi personaggi, a restituire quell’idea di spaccato di quotidianità.

Le scene sono di Carlo De Marino, funzionale e attenta la progettazione di un cambio scena rapidissimo a sipario chiuso nel passaggio dal soggiorno del dottore all’atelier del sarto.

I costumi sono di Sandra Cardini; il disegno luci di Pasquale Mari e le musiche di Arrturo Annecchino.

Il cast…beh il cast è tutto da ridere!

Emilio Solfrizzi è il tipo di artista che dà soddisfazione al pubblico. A chi,  come me, lo ricorda cantare La pioggia viola la pioggia viola (ndr) e lo ritrova, più di vent’anni dopo, a teatro a fare Feydeau; uno di quegli artisti che porta sul palco la tenacia e il perfezionismo di chi questo lavoro lo vuole far bene, attraverso la costanza e la gavetta, costruendo la propria notorietà attraverso vittorie guadagnate sul campo.

Sarto per signora
Emilio Solfrizzi e Lisa Galantini

Altro personaggio irresistibile è quello di Madame Suzanne, interpretato e caratterizzato da Lisa Galantini, e anche per lei da Spacca Napoli (n.d.r) alla civettuola signora Aubin è un doppio carpiato con avvitamento.

Simone Luglio è il fedifrago-tradito Aubin; divertente dal suo primo ingresso  in scena nella caratterizzazione, il militare (in congedo) improbabilmente sciupa femmine dall’accento del profondo sud.

A vestire i panni del maggiordomo è Cristiano Dessì, anche lui ottimo nel giocare con le sfumature del personaggio.

Il personaggio che contribuirà ad ingarbugliare la matassa sarà quello del signor Bassinet, ad interpretarlo Fabrizio Contri dalla mimica estremamente esilarante con tempi comici formidabili .

Sarto per Signora
Simone Luglio, Emilio Solfrizzi e Fabrizio Contri

Nei panni della signora, tradita, Yvonne Molineaux  Elisabetta Mandalari, a vestire i panni della suocera, grottescamente impicciona madre di Yvonne e tormento del dottor Molineaux, Anita BartolucciRosa personaggio eccessivo e sguaiato ma anche chiave della piece è colorato da Viviana Altieri, mentre Barbara Bedrina è uno di quei personaggi che contribuirà ad alimentare il falò degli equivoci dall’apparizione breve ma squisitamente divertente.

Sarto per Signora, in scena alla Contrada di Trieste fino a lunedì 23 Novembre.

fonte foto
Pagina Ufficiala FB Emilio Solfrizzi
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