APACHE è una rassegna con cui il Teatro Litta vuole dare spazio alle espressioni di sperimentazione e di contaminazione di linguaggi, che fatalmente rimangono inedite, oppure perse in calendari che sempre più spesso prediligono il successo facile e il titolo che richiama il grande pubblico.
Giunta alla sua seconda edizione, si inaugura il 22 gennaio con WHITE: WIDE: WET, primo lavoro come autore e regista di Andrea Pizzalis, performer a tutto tondo apprezzato finora per il suo impegno con alcune delle compagnie di ricerca più importanti in Italia.
Il punto di partenza è Moby Dick, ma dal romanzo di Melville ci si inabissa in uno spazio onirico, terreno di navigazioni e campo di battaglia; d’altronde in Moby Dick non vi è alcuna descrizione del paesaggio: solo la lotta fra Achab e la balena, tra manovre, pratiche di navigazione e istruzioni di caccia per orientarsi verso un mare che non si vede, che si nasconde, che non si respira.
Ci si deve cascare dentro, per avvicinarsi al mostro, a isole remote, sommerse e cancellate da ogni mappa, a un mondo dai contorni modernamente liquidi. E in questo “cadere nel sonno”, che prende spunto da suggestioni filosofiche e letterarie classiche (oltre al romanzo melvilliano, anche i saggi di Zambrano e Nancy), viene elaborata una partitura drammaturgica originale, dove il testo – a volte scandito, a volte sussurrato, a volte gridato – si fonde completamente con la fisicità del performer sul palco.
Lo spettacolo riunisce un cast di attori (3 uomini e 3 donne) incontrati e selezionati durante laboratori condotti dallo stesso Pizzalis in giro per l’Italia nel corso dell’ultimo anno.
uno spettacolo di Andrea Pizzalis con Alberto Baraghini, Valentina Beotti, Michela Bruni, Velia Esposito, Giuseppe Innocente, Maria Giulia Mutolo assistenti alla regia Francesca Romana Pizzalis costumi ed allestimenti Andrea Ravieli sound designer Provvidenza Tesauro fotografia e video Luca Caldelli, Matteo Menicocci organizzazione Greenager una co-produzione Carrozzerie n.o.t. con il sostegno di Centrale Fies