Il calcio è lo specchio della società. Per questo l’importanza di non essere juventini
Con questa frase si concluderà ogni episodio del nuovo spettacolo comico del duo Fulvio Maura e Angelo Sateriale.
“L’importanza di non essere juventini”, al teatro Kopò dal 23 al 26 ottobre, si impegna a mostrare i danni e le torture psicologiche che ogni giorno vengono inflitti a gran parte degli italiani. La responsabile di tali sofferenze è una sola, la tifoseria juventina.
Colleghi di lavoro, vecchi amici, giornalisti, politici e persino bambini. Questi sono i protagonisti della commedia che fa del calcio uno stile di vita ed un codice di comportamento.
Sostenere una squadra, infatti, non è una semplice passione. Ci cambia, ci condiziona e modifica il rapporto che abbiamo con le altre persone e con il mondo attorno a noi.
Assistiamo dunque ad impiegati che, pur di ottenere una promozione, sono disposti a camminare sui corpi dei loro colleghi e ad usare ogni tipo di sistema illecito.
Anziani convinti che nel meridione non vi sia nulla di buono e che solo il nord possa donare agli italiani un posto di lavoro e un luogo in cui vivere.
Politici bugiardi e finte anime candide che, pur di non perdere i privilegi conquistati, sono pronti a trattare il pubblico come degli idioti, svicolando dalle domande e dalle proprie responsabilità.
Ed infine i bambini. Arrivisti fin dalla tenera età, non si vergognano di rivelare la loro crudeltà e cattiveria.
Questi sono i tifosi juventini.
Spettacolo certamente ben riuscito, si dimostra capace sorprendere il pubblico grazie ad una profondità che il titolo non sarebbe mai stato in grado di mettere a nudo.
Il calcio, infatti, viene usato come mero strumento per poter parlare di tutt’altro. Maura e Sateriale dipingono alla perfezione una civiltà italiana corrotta e priva di un qualunque legame sociale.
Tale situazione non solo arriva ad espandersi nello sport e nella politica ma anche nella mente delle persone, specialmente quelle del sud << che vedono l’estero come una panacea – spiegano nello spettacolo – Attorno a loro vedono soltanto lo schifo e credono che su al nord vi sia la salvezza. Preferirebbero essere l’ultima ruota del carro dei vincitori piuttosto che provare a far arrivare il proprio carro verso lidi migliori >>.
Tutta colpa della Juventus e degli scandali che l’hanno vista protagonista? No.
Ma come dicono i due attori:
il calcio è lo specchio della società. Per questo l’importanza di non essere juventini