di Redazione Cinema
Il nuovo film di Hayao Miyazaki presentato alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, uscirà nelle sale italiane per un evento speciale di quattro giorni il 13, 14, 15, 16 settembre.
“Il progettista dell’aereo da combattimento “Zero” Jiro Horikoshi e il suo predecessore italiano Gianni Caproni condividono una stessa aspirazione, uniti da un’amicizia che va oltre il tempo e lo spazio. I due devono affrontare numerosi insuccessi, mentre si dedicano interamente alla realizzazione dei loro sogni di gioventù.
Nel periodo Taisho della storia giapponese (1912-1926), un ragazzo di campagna decide di diventare ingegnere aeronautico. Sogna di costruire un aereo in grado di volteggiare come un vento meraviglioso.
Cresciuto, va a studiare a Tokyo e diventa un ingegnere di primo livello dell’enorme industria bellica giapponese. Il suo talento fiorisce, arrivando a creare un aereo meraviglioso che lascerà un segno nella storia dell’aviazione: il Mitsubishi A6M1, più conosciuto come aereo da combattimento ‘Zero’. Per tre anni, a partire dal 1940, ‘Zero’ è stato il miglior aereo caccia del mondo.
Gli anni durante i quali il nostro protagonista passa dall’infanzia alla giovinezza sono contrassegnati da una sensazione di stasi: il terremoto di Kanto del 1923, la Grande Depressione, la disoccupazione, povertà e tubercolosi, rivoluzioni e fascismo, soppressione della libertà di parola, una guerra dopo l’altra. Intanto, nello stesso periodo, la cultura popolare fiorisce; si affermano modernismo e nichilismo, come pure l’edonismo. I poeti, lungo il loro cammino, restano vittime delle malattie e della morte.
Il nostro protagonista Jiro è impegnato a progettare aeroplani mentre l’Impero giapponese si avvia verso la sua distruzione e la sua fine definitiva.
E’ la storia di un individuo dedito al suo lavoro, che ha perseguito tenacemente il suo sogno. I sogni contengono un elemento di pazzia, e questo aspetto “velenoso” non può essere nascosto. Desiderare ardentemente qualcosa di troppo bello può distruggere. Accostarsi alla bellezza può richiedere un prezzo da pagare. Jiro sarà distrutto e sconfitto, la sua carriera di progettista interrotta, ma resta un uomo di grande originalità con un talento non comune.
Il titolo ‘The Wind Rises’ è tratto da un omonimo racconto scritto da Tatsuo Hori. Hori aveva scelto una frase da una poesia di Paul Valéry, “Le vent se lève, il faut tenter de vivre”, e l’aveva tradotta in giapponese: Kaze tachinu, iza ikimeyamo (Si alza il vento. Dobbiamo provare a vivere).
Il nostro film mette insieme Jiro Horikoshi e lo scrittore Tatsuo Hori, due persone reali vissute nello stesso periodo, facendone un solo individuo, “Jiro”, il nostro protagonista. E’ un’opera inusuale di assoluta finzione che descrive la gioventù giapponese degli anni ’30. La nascita dell’aereo da combattimento ‘Zero’ , e l’incontro e la separazione del giovane ingegnere Jiro e della bella e sfortunata Nahoko. Questa è la nostra storia. Il buon vecchio Caproni, superando le barriere dello spazio e del tempo, servirà ad aggiungere un po’ di colore al racconto”.
Hayao Miyazaki
Miyazaki chiude così la sua incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.
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