Dal 2 al 6 aprile in scena al Teatro Golden di Palermo, “Fantasmi a Roma- una favola musicale” in concerto.
Ideatrice e interprete di Regina: Simona Patitucci.
Simona nasce a Roma sotto il segno del Toro. Debutta da bambina nel film “Un sussurro nel buio” di Marcello Aliprandi e viene scelta come protagonista dell’episodio “La Divetta” nel film di Dino Risi “I nuovi mostri”.
Inizia subito a lavorare anche nel doppiaggio. Simona é il primo caso in Italia ad aver doppiato un personaggio sia nella voce che nel canto: parliamo ovviamente di Ariel ne “La Sirenetta” di Walt Disney.
Ha partecipato a numerosi spettacoli teatrali lavorando con grandissimi esponenti come Garinei e Giovannini, Gigi Proietti, Gino Bramieri e Marisa Merlini, per citarne alcuni.
Nel 2003 interpreta il ruolo della Volpe nel musical “Pinocchio” di Saverio Marconi, con le musiche dei Pooh.
Simona si avvicina anche al mondo dell’ operetta. Interpreta Lady Jane in “Rose Marie”, poi è la frizzante Tutù ne “La danza delle libellule” e Gioseffa nel “Cavallino Bianco”.
Partecipa a diverse trasmissioni televisive, interpreta come solista diverse colonne sonore e sperimenta insieme a Gianluca Ferrato la formula del “musical da camera” nell’ ambito della rassegna “Estate Romana”.
Simona è davvero eclettica!
E adesso… “Fantasmi a Roma”
Cantante, attrice, doppiatrice e ideatrice di progetti. Quale di queste arti senti più legata a te?
Non mi sono mai posta dei limiti, mi piace sperimentare. A volte sento il bisogno di unire il canto con la recitazione e viceversa. Il mestiere di creativo permette di fare questo ed altro, certo bisogna saperlo fare! Come recita una canzone di “The Producers”- when you’ve got it flaunt it- (quando ce l’hai fallo vedere). Se si è bravi e si ha talento, tutto si può fare!
Se non avessi avuto modo di fare questo mestiere, che cosa avresti voluto fare?
Da piccola mi chiamavano “l’avvocatina” per il mio modo di parlare e per la mia capacità di confrontarmi, ma non credo che sarebbe stata la mia strada. Un mestiere troppo regimentato per il mio carattere. Credo che avrei comunque scelto un lavoro che mi tenesse in contatto con la gente, forse nella pubblicità o nella comunicazione sempre nel mondo dello spettacolo, una professione che potesse dare spazio alla creatività dietro le quinte.
Trovi che ci siano delle differenze tra il pubblico che veniva a teatro quando hai iniziato la tua carriera, e il pubblico di oggi?
Il pubblico non é cambiato ma la situazione economica sì. Una volta la gente si poteva permettere di andare a teatro e coltivare la propria passione, magari insieme alla famiglia, anche due o tre volte al mese. Ora si sta più attenti a spendere soldi per lo svago e il divertimento perchè la situazione in generale non lo permette.
I costi dei biglietti molte volte sono elevati e diventa di conseguenza più difficile anche vedere un teatro pieno.
“Fantasmi a Roma” é nato anche con questo scopo: offrire al pubblico un prodotto di qualità a prezzi contenuti e accessibili a tutti. Chi fa teatro ha il compito di offrire al pubblico due ore di svago, di emozioni e spensieratezza ma dare la possibilità a tutti di potere andare a teatro.
A propositi di fantasmi, quando e come hai avuto l’idea di portare in scena come commedia musicale “Fantasmi a Roma”?
Ho sempre amato questo film sin da bambina, e ho sempre pensato che fosse una storia perfetta per farne una commedia musicale: é una favola!
E’ successo questo: un amico mi ha chiamata dicendomi che un produttore americano era intenzionato ad ospitare uno spettacolo teatrale italiano e mi ha messo in contatto con lui. Subito mi é balenata in testa la mia idea, il mio sogno… Chiamai subito Gianfranco Vergoni e Massimo Sigillò Massara e gli proposi la mia idea. Gli feci vedere il film e iniziammo a creare, chiamando alla regia Fabrizio Angelini.
Dalla prima presentazione, in forma di show case a Roma, ci sono stati diversi cambiamenti: abbiamo rappresentato la versione integrale in forma semiscenica e ora la versione concertistica. Ci sono tanti amici che sostengono i fantasmi e che si sono prestati come narratori d’ eccezione nelle nostre repliche: a Roma c’era Giampiero Ingrassia, a Sant’Elpidio Gianmarco Tognazzi e ora a Palermo ci sarà Gianfranco Jannuzzo.
Questo produttore americano ha apprezzato tantissimo il nostro spettacolo e ci teniamo in contatto per partecipare al Festival del Musical che si tiene ogni due anni a New York. L’ America é innamorata dell’Italia per la sua cultura e la sue unicità, e una di queste é la commedia musicale italiana, che non si deve confondere con il musical.
Ma il nostro obbiettivo é comunque riuscire a far conoscere il nostro spettacolo in tutta Italia.
Parliamo del tuo personaggio: chi é Regina?
Regina é un piccolo personaggio del film, interpretato da Lilla Brignone, una grande attrice teatrale dell’epoca poco conosciuta nel cinema, che ho avuto l’onore di conoscere quando ero piccola.
Si dice che esistesse veramente questo personaggio: questa signora si aggirava per le vie del centro ed entrava nel bar, faceva finta di mettere un gettone nel telefono e parlava “So’ Regina!”
Regina é l’unico personaggio della storia che ha delle qualità medianiche e percepisce davvero la presenza dei fantasmi a differenza di Annibale, che lo sa che ci sono, ma non ne ha la certezza.Nella versione teatrale il personaggio é stato arricchito e reso più divertente.
Per concludere, quale consiglio ti senti di dare ai giovani che stanno iniziando ad intraprendere questo mestiere?
Se state lavorando non lasciate il vostro lavoro. Una volta potevi vivere solo di questo, ora non più. Volete intraprendere la carriera? Fatelo, ma trovatevi un lavoro che vi aiuti a vivere.In Italia la nostra categoria non è tutelata come in altri Paesi e non abbiamo un albo professionale. Ma nessuno deve rinunciare ai propri sogni, mai!Bisogna continuare a studiare, a perfezionarsi ogni giorno di più e non solo i giovani, ad ogni età, anche io continuo a studiare.
Io dico sempre che non siamo artisti, siamo artigiani: ci é stata data la materia prima e noi dobbiamo trasformarla con i nostri strumenti consapevoli del talento ma anche della preparazione che abbiamo.Quindi mai smettere di migliorarsi. I giovani di oggi hanno la tecnologia, c’è internet, su youtube si trovano dei tutorial di canto per esempio, di grandi maestri. Nessuno dice che bisogna per forza andare a fare corsi per migliorarsi, lo si può fare anche così. Ma non rinuciate mai ai vostri sogni: giovani e meno giovani!
Come diceva Walt Disney:”se puoi sognarlo, puoi farlo!”
Grazie Simona! “Fantasmi a Roma” sarà in scena al Teatro Golden di Palermo dal 2 al 6 aprile. Biglietti disponibili su www.ticksweb.com. E come dice sempre Simona:ricordatevi che i fantasmi portano fortuna!