Arrivato sul grande schermo del Nuovo Cinema Aquila in occasione del Riff, questo 20 marzo è stato proiettato Supermanz, un documentario di Riccardo Papa in cui, grazie alla collaborazione dell’organizzazione no profit Epochè Onlus, vengono presentate al pubblico la realtà delle “case famiglia” ed i loro protagonisti, gli adolescenti.

Strutturato inizialmente come un qualsiasi documentario, atto a rappresentare una verità sociale tramite l’inganno della recitazione, il film è stato poi messo in discussione dagli stessi interpreti e dal regista, facendoli arrivare alla conclusione che, per mantenere una maggiore attinenza alla realtà, sarebbe stato preferibile non seguire un copione prestabilito, lasciando la possibilità ai ragazzi della “casa famiglia” di raccontarsi davanti alla telecamera in modo sincero e trasparente. E così è stato.

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Ed il risultato si vede. La verità è messa al primo posto in Supermanz, arrivando anche ad infrangere alcune “regole” del cinema. Ad esempio, nel film, un ruolo fondamentale è giocato dai lunghi silenzi dei protagonisti. Silenzi giustificati. Ricchi di significato. Come affermano alcuni operatori sociali intervistati all’interno dell’opera, a volte è proprio l’eccessivo uso di parole da parte di un assistente a spingere un ragazzo a chiudersi in se stesso e ad escludere dal proprio mondo chi vorrebbe aiutarlo. I loro silenzi vanno quindi rispettati. Silenzi pesanti, deprimenti, tesi, pieni di rabbia e frustrazione. Ma comunque necessari.

Specie in una società dove, vuoi per ignoranza o per una mal riposta fede negli stereotipi, molto spesso le parole vengono usate eccessivamente ed in modi sbagliati. Come testimoniano gli stessi adolescenti dell’associazione, troppo spesso giornali, media o forze dell’ordine accostano i ragazzi delle “case famiglia” alla realtà della droga e della tossicodipendenza. <<Per loro non c’è differenza>> afferma un ospite della cooperativa.

Con Supermanz, Riccardo Papa si discosta da tali stereotipi, regalando agli spettatori un documentario vero, non solo per il tema trattato ma, sopratutto, per lo stile con cui è stato girato. Sperando che il film continui a far parlare di sé in futuro, per ora viene sicuramente promosso a pieni voti dal pubblico del Riff.

Riccardo Papa nasce a Napoli nel 1981. Si è diplomato al Master dell’ Immaginario, dopo aver condotto studi umanistici all’ Orientale di Napoli. Ha diretto diversi documentari, video musicali e cortometraggi, premiati in Italia ed all’ estero e proiettati a Cannes, Berlino e San José. Ha scritto la sceneggiatura per la pellicola  “Cinque”, uscita nei cinema nel 2011. La Fabbrica dei Volti Noti, il suo ultimo cortometraggio, è stato selezionato in importanti Festival europei. Nel 2013 ha ricevuto il premio Pro Arte 2013 – Eccellenze Italiane dal Forum Nazionale dei Giovani, nel corso dell’evento Stati generali della cultura e del turismo.

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