Presentato nella mattinata di mercoledì 12 febbraio alla Casa del Cinema di Roma, “Una domenica notte” è l’esordio alla regia di Giuseppe Marco Albano.
Dopo il fortunatissimo “Spaghetty Story”, Distribuzione Indipendente azzecca un’altra scelta e speriamo vivamente con gli stessi esiti.
La pellicola del regista di Costernino classe 1985, dimostra ancora una volta che i soldi per fare del buon cinema non sono tutto.
Certo, questa volta il budget a disposizione non è esattamente low cost come nel caso del film di Ciro De Caro, e i 100000 euro ipotizzati a inizio riprese sono arrivati a lievitare fino a 500000, ma i risultati sono ottimi e, come emerso in conferenza stampa, sono serviti a migliorare il film.
Il risultato del buon prodotto ottenuto è frutto della accoppiata vincente Albano/Andrisani.
L’attore di Matera, che nel 2010 avevamo conosciuto e apprezzato nel ruolo del prete in “Basilicata Coast to Coast”, è il protagonista della storia nonché co-sceneggiatore insieme al regista.
Antonio Andrisani interpreta Antonio Colucci, un regista promettente che dopo un buon esordio a 26 anni, sebbene la pellicola finisca nel mercato dell’home video ed esclusivamente in Germania, non riesce a ripetersi. Ha ancora il sacro fuoco e non si arrende malgrado tutto sembri remare contro.
Con alle spalle un matrimonio archiviato che gli ha lasciato in dote un figlio, Antonio mantiene uno splendido rapporto con l’ex moglie (la fiorentina Claudia Zanella) che resta una valvola di sfogo preziosa per sopire i problemi con la nuova compagna (Francesca Faiella).
La storia su cui gettarsi al lavoro è pronta. Si tratta di un horror, la storia di un becchino che fa fuori gli ultimi uomini sopravvissuti sulla terra nell’erronea convinzione che questi siano degli zombi.
La vicenda ruota tutta intorno alla ricerca spasmodica di fondi per realizzare il film. La realtà che lo circonda però, è molto più “paurosa” di quella che vuol raccontare lui!
Il film è, lo diciamo subito è davvero divertente, e questa volta sì, si può dirlo a ragione, ripercorre il tracciato della commedia all’italiana farcendolo con gli elementi della contemporaneità.
C’è una storia, i dialoghi sono spassosi e caustici, c’è una satira forte e dai contorni surreali. Fossero tutti così i film, le sale sarebbero di certo più piene e io mi troverei più spesso di quanto non faccia ad invitare amici e conoscenti ad andare al cinema.
Non vi fate ingannare, quando si infila la parole “Indipendente” si crede troppo sovente che ci si riferisca a film di nicchia perché complessi, ermetici e quasi “inaccessibili”.
Questo è un film popolare nella sua accezione migliore. E’ un pregio, non un disvalore.
Merito del duo citato ma anche della prova di tutto il cast. Le due attrici fanno egregiamente la loro parte, lo stesso può dirsi delle preziose partecipazioni di Ernesto Mathieux (David di Donatello come miglior attore non protagonista nel 2001) nei panni del simpatico imprenditore vinicolo o di Adolfo Margiotta che da amico fidato propone una “soluzione” ai travagli di Antonio.
Non da ultimo la musica che risulta azzeccata con la partecipazione, anche in video, di Brunori Sas.
Un autore giovane dunque, ma che non disdegna citazioni pasoliniane e che ha ben elaborato la lezione di Ciprì e Maresco
Il film esce nelle sale giovedì 20 febbraio 2014.
Per conoscere la programmazione ufficiale e aggiornata consultate il sito della distribuzione: www.distribuzioneindipendente.it