di Valentina Versino
Uno degli appuntamenti più attesi del RomaEuropa Festival si è concluso il 7 Ottobre con la pomeridiana al Teatro Eliseo: Here/After di Costanza Macras.
La coreografa argentina ormai affermata a livello internazionale, definita a volte come la nuova Pina Bausch, regala sempre grandi emozioni.
Tratto distintivo l’energia della provocazione, l’energia del corpo, inteso come materia, fisico.
La Macras si tiene ben lontana dalla danza concettuale, porta in scena argomenti sociali, umani.
In Here/After è la volta dell’agorafobia, paura degli spazi aperti, la folla, dell’incontrollabile che scaturisce da un esterno troppo grande, nevrosi contemporanea, magistralmente portata in scena attraverso un complesso gioco coreografico, pieno e selvaggio.
La coreografia, il testo, il suono, il video convivono insieme fondendosi in un tumultuoso insieme forte e compatto, in una drammaturgia surreale, irrazionale, segmentata.
Fondamentale la presenza in scena dei 4 “DanzAttori”, eccellenti interpreti di un tanztheater dove i confini tra danza e teatro non contano più.
Protagonisti di un lavoro che hanno contribuito a creare Fernanda Farah, Tatiana Eva Saphir, Miki Shoji, Ronni Maciel e Santiago Blaum insieme alla drammaturga Carmen Mehnert incantano la platea, diretti magnificamente da una Macras sempre intenta a scoprire il dole-amaro della vita, il lato tragicomico dell’esistenza, riuscendo a trasformare nelle sue creazioni, fobie e paure dei nostri tempi , in movimento.