Non è facile recensire un libro di poesie, la poesia è un atto profondamente intimo, un moto naturale e divino che dall’anima porta a spargere su fogli versi, una scintilla che dentro di te si accende e conduce all’urgenza immediata a tratti liberatoria, catartica quasi “violenta” di esprimere se stessi. Spesso si scrivono poesie di getto, sotto l’influsso di una grande gioia o di una grande tristezza. Il dolore spesso è un mezzo da cui può nascere la bellezza. Versi che per uno di noi potrebbero risultare banali per l’altro potrebbero significare un mondo intero: le poesie sanno dire e lenire.
La stessa urgenza di “dire” ha mosso il neo poeta Fabio Chiarini a scrivere la sua prima raccolta di poesie diversamente Angeli (diversamente con la d minuscola). Una copertina parzialmente provocatoria: due uomini che “morbidamente” si abbracciano, pelli a contatto e a contasto nel colore, a voler rimarcare il concetto di yin e yang o per come si suole dire volendo “ampliare lo sguardo” a sottolineare che L’Amore quello vero non è altro che incontro e fusione tra due anime, due essenze, due corpi che si cercano, si incontrano, si scelgono quasi a travalicare e trascendere i confini della sessualità stessa.
Le poesie di Fabio parlano di sentimenti comuni a tutti noi uomini, amore per la madre, per gli amici, la mancanza e la perdita di un legame viscerale, la scoperta e l’accettazione di se stessi e dell’altro, del desiderio di “accoglienza” e di libertà di vivere un amore che per molti potrebbe risultare sconveniente, scandaloso, perverso “contro natura”, le poesie di Fabio parlano di frustrazione , di desiderio, di conflitto con se stessi e con gli altri, di libertà, di una eterna dualità tra corpo e anima, tra la natura angelica e demoniaca presente in ognuno di noi, il tutto visto con gli occhi di un giovane uomo che ha avuto la forza di fare un percorso su se stesso e che comunque ha ancora tanta strada da fare e percorrere per “arricchire” il suo viaggio. Frammenti di realtà e di vissuto che rimangono impressi nero su bianco tra le pagine.
I Sentimenti e stati d’animo di cui parla Fabio sono comuni a tutti noi uomini che nella nostra diversità o meglio Unicità viviamo, spesso contrastandoli, ognuno di noi nel loro piccolo, nel microcosmo della propria realtà, tra lacrime di troppo, sospiri notti insonni e sogni di felicità spesso infranti.
Un libro consigliato a chi ha il coraggio di aprire lo sguardo, a chi crede ancora nell’Amore Uno e nella forza della poesia soprattutto in questi tempi moderni così individualistici e aridi o come spesso ha rimarcato l’autore stesso nel corso della presentazione della sua opera prima moralistici e “bigotti”