Si apre il sipario, decine di tavolinetti bianchi e neri a formare una scenografia modulare, essenziale e allo stesso tempo maestosa, cinque attori in scena, intercambiabili esattamente come i moduli della scenografia, cinque atti unici accomunati da un sottilissimo fil rouge.
Va in scena al Teatro Trastevere in Roma dal 14 novembre al 1 Dicembre “Confusioni” di Alan Ayckbourn diretto da Alessandro Londei con la partecipazione di cinque straordinari attori Brunella Caronti, Mario Focardi, Alberto Mosca, Gabriella Petti, Doriano Rautnik.
Paradossalmente “Confusioni” di confuso ha ben poco, se non i contenuti del bellissimo testo di Ayckbourn.
Si parla di ossessione, solitudine, incomunicabilità, narcisismo. Tutto il resto è affidato alla bravura dei cinque attori, spumeggianti, energici, vivaci, veloci, ironici ma mai eccessivi e sopra le righe.
E’ molto semplice in un testo così ben scritto far diventare i personaggi delle “macchiette” oppure dei fenomeni da baraccone. Invece la regia elegante, dinamica, divertente e divertita di Londei rende il tutto fluido ma non lento, ritmato ma non al cardiopalma. Il regista riesce a dare un equilibrio molto bello e reale ad uno spettacolo che non perde mai di energia, di vivacità, di ritmo, di eleganza, di respiro e verità.
A dir poco straordinari i cambi scena, per la pulizia dei movimenti, la precisione, il ritmo, la sinergia, l’agilità e la fisicità degli attori, incastri quasi perfetti, tra moduli di scenografia da inserire e disinserire, oggetti di scena da sistemare, una vera e propria coreografia, uno spettacolo dentro lo spettacolo per il fortissimo impatto visivo e per l’energia e l’allegria che trasmettono al pubblico.
Uno spettacolo che per complessità e dinamismo non perde mai di intensità ma contemporaneamente conduce lo spettatore in un atmosfera di pacata e divertita rilassatezza, catturando lo spettatore in uno stato che conduce alla “scioglievolezza”(perdonatemi il paragone pubblicitario) e al sorriso.
I cinque attori sono veramente bravi, puliti, rispettosi sempre in dialogo e in ascolto reciproco.
Uno spettacolo che consiglio vivamente di vedere a tutti gli appassionati di commedie e non solo, un buon modo per divertirsi e guastarsi un bello spettacolo, ironico, intelligente e mai volgare.