Se ti piace scrivere, non dico che ci riesci bene, ma che hai la passione che nasce dalla voglia di comunicare le tue idee, la sensazioni e le cose che ti emozionano, uscire da proiezioni come quella di ieri mattina in anteprima stampa all’Auditorium Parco della Musica è pane per i tuoi denti!
“Dallas Buyers Club”, il nuovo film di Jean-Marc Vallèe, presentato in concorso all’VIII Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2013, ti lascia senza fiato.
Basato sulla storia vera di Ron Woodroof, è un pugno in faccia, ma di quelli che fanno bene, che ti fanno riflettere, ti aprono la mente, il cuore, e ti “aggrovigliano le budella” come direbbe la Julia Roberts di Pretty Woman!
Ron è un vero figlio del Texas, gente dalla scorza dura, senza peli sulla lingua, tutto jeans, stivaloni e cappello da cowboy immancabile in testa.
Lui è un macho, affamato di sesso come di birra e cocaina che non manca mai durante i suoi sexy party. Di mestiere fa l’elettricista per una compagnia, è il mestiere che gli ha insegnato il padre sin da piccolo e lo svolge egregiamente.
È pure un habituè dei rodei dove monta i tori e per sbarcare il lunario scommette qualche dollaro cacciandosi in brutte avventure di tanto in tanto.
È un Texas profondamente omofobo quello della metà degli anni 80, i Repubblicani sono al governo del Paese e la piaga dell’aids sta iniziando a farsi breccia in maniera sempre più esponenziale potendo contare su una grande disinformazione.
Vi ricordate “la piaga degli gay”? In quel periodo si dava per scontato che per contrarre il virus dell’hiv si fosse omosessuali ed è così che quando Ron scopre di essere sieropositivo, tutta la sua cerchia di amici lo allontana schifato forse più dalla supposta omosessualità che dalla malattia stessa.
Quello di Jean-Marc Vallèe, che torna dirigere a due anni di distanza da “Cafè de Flore”, è non solo come è stato detto più parti e anche durante la conferenza stampa un atto di accusa contro l’omofobia.
C’è molto di più in questo film, in cui malgrado si parli di aids, c’è molta più vita che nella stragrande maggioranza dei film che ci capita di vedere pur correndo sempre parallelamente alla morte.
C’è tutta la lotta di un uomo che non si arrende mai, non attende che il proprio destino si compia. Un uomo che per veder riconosciuto il proprio diritto a scegliere come curarsi diventerà imprenditore di successo malgrado il governo e la FDA ( Food and Drug Administration, l’agenzia per Alimenti e i Medicinali statunitense) minino costantemente il suo tentativo di farcela.
Ron, inizialmente suo malgrado, si vedrà costretto a frequentare proprio quella comunità gay e trans gender che anche lui tanto ripudiava e detestava apertamente.
Un viaggio che gli farà scoprire quanto i pregiudizi siano accecanti in un film quasi “Necessario”.
Andrebbe proiettato nelle scuole e dovrebbe esser spinto più che dalla pubblicità da un passa parola incessante e sono certo che almeno quest’ultima cosa accadrà.
Una storia di una terribile potenza espressiva che non fa sconti e trasuda vita ed emozioni senza cercare la commozione facile che, un film che tocca certi argomenti, raramente riesce a fare. Ci riesce anche grazie alla interpretazione impeccabile e trascinante di Matthew McConaughey che ci regala il ritratto Ron, una gemma davvero.
Stesso discorso, e se vogliamo persino più sorprendente, per la prova di Jared Leto nei panni di un transessuale anch’egli sieropositivo.
Una trasformazione fisica davvero spaventosa per il frontman dei Thirty Seconds to Mars che ti inchioda sulla seggiola della sala rapendoti per la straordinaria umanità e capacità espressiva.
Ha raccontato l’attore di aver studiato e lavorato molto al personaggio di Rayon, perché interpretarlo era una occasione unica, la stessa che avete voi da spettatori.
Non mancate assolutamente l’appuntamento al cinema, persino i giornalisti presenti in sala, di solito un po’ avari nei complimenti, ne sono usciti lanciandosi in un convinto applauso!
Buona Visione!
CAST ARTISTICO:
MATTHEW McCONAUGHEY, JARED LETO, JENNIFER GARNER, DALLAS ROBERTS, STEVE ZAHN, DENIS O’HARE
DATI TECNICI:
REGIA: JEAN-MARC VALLEE
SCENEGGIATURA: CRAIG BORTEN, MELISSA WALLACK
PRODUTTORE: ROBBIE BRENNER, RACHEL WINTER
MUSICHE: DANNY ELFMAN
DISTRIBUZIONE: GOOD FILMS