DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE

uno spettacolo di Luciano Melchionna
dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna
regia di Luciano Melchionna

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Dopo il successo raccolto negli ultimi cinque anni, eccolo arrivare al Lanificio 159 che diventa, per l’occasione, un’enorme casa chiusa, aperta ad hoc per un pubblico pronto ad immergersi, nel vero senso della parola, all’interno delle atmosfere felliniane, a tratti fiabesche alternate a performance che richiamano le perversioni umane  nascoste.

Incubo e sogno dinamicamente partecipati ed agiti dal pubblico insieme ai performer che contrattano sulla prestazione.

Sensualità che si rincorrono per adescare i clienti, sensualità che poi si trasformano, spesso, in racconti di miserie umane o discorsi che spingono lo spettatore a grandi riflessioni.

Dignità autonome di prostituzione è un vero e proprio amplesso capace di toccare tutti gli stadi dell’animo umano. Si tratta di uno spettacolo totale e totalizzante.

Malchionna ci racconta che per mettere insieme tutto questo il casting è fatto sulle persone “solo mettendo insieme belle persone si trova l’affiatamento giusto, ed è come se fossimo una famiglia”, piuttosto allargata visto che lo spettacolo in questione ha coinvolto circa 170 performer in questi anni.

Chi vi scrive suggerisce di non chiamarlo solo Teatro, si  tratta piuttosto di un amplesso a cui ci si può abbandonare tranquillamente.

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