Si è concluso “In Scena!”, il primo Festival Teatrale Italiano a New York. Un impegnativo percorso teatrale itinerante nei cinque distretti newyorchesi, con spettacoli letture e incontri, che ha raccolto un foltissimo pubblico di italiani, italo-americani e americani appassionati della nostra cultura, interessati all’evento nato per l’Anno della Cultura Italiana in America 2013. Un evento voluto e realizzato da Laura Caparrotti e Donatella Codonesu che si augurano di ripetere annualmente.
Vero e proprio trionfo per il nostro attore Francesco Foti con il suo one-man-show “Niuiòrc Niuiòrc”, da lui scritto e interpretato, e per l’attrice Lidia Vitale con “Solo Anna”, andati in scena rispettivamente, oltre che alla Casa Italiana Zerilli-Marimò di Manhattan, al Jack di Brooklyn il primo e alla Belmont Library and Enrico Fermi Cultural Center del Bronx e alla Italian Cultural Foundation di Staten Island la seconda.
Foti ha portato sul palco uno spettacolo un po’ differente da quello che, da ben due anni e con ottimo successo, porta in giro per la nostra penisola, soprattutto per il linguaggio adottato: traducendo in inglese alcuni brani dello spettacolo ha dato modo agli spettatori anglofoni di seguire il suo percorso alla scoperta di una città tanto diversa dalle nostre per la complessità delle diverse culture coinvolte e per le quantità di offerte quotidiane da sorprendere persino i New Yorkers.
Ha condiviso il suo diario di viaggio, le sue esperienze vissute, i suoi incontri, con il pubblico, al quale è riuscito a trasmettergli i sentimenti e le emozioni provate nel suo primo lungo soggiorno newyorchese. Il pubblico attento, affascinato e divertito dal suo racconto e dal suo fenomenale talento da mattatore, ha risposto calorosamente con risate e applausi ripetuti per giungere ad una vera e propria standing ovation finale che è riuscita a commuovere l’interprete. Ottimi i giudizi trovati sul “libro nero” (black book) che Francesco Foti lascia alla portata del suo pubblico dopo ogni rappresentazione, in cui chiede di lasciare un opinione, sia in positivo che in negativo riguardo lo spettacolo, e calorosi apprezzamenti e dimostrazione d’affetto da parte del pubblico dopo le sue rappresentazioni. Entusiasta anche la critica intervenuta alle rappresentazioni con buone recensioni puntuali e attente.
Lidia Vitale ha portato in scena un omaggio ad Anna Magnani in occasione del 40mo anniversario della sua morte: la prima attrice italiana, nella storia degli Academy Awards, a vincere il Premio Oscar come migliore attrice protagonista nel lontano 1956. “Solo Anna”, un atto unico tratto dal testo teatrale di Franco D’Alessandro; un monologo, un attento percorso dei momenti salienti della vita della Nannarella nazionale attraverso dei dialoghi con gli interlocutori della sua vita. Molti aspetti della vita della Magnani, a volte divertenti, altre drammatici e dolorosi quali la malattia e la battaglia per ottenere la patria podestà dell’amato figlio Luca, sono stati portati in scena con magistrale interpretazione da una eccellente Lidia Vitale, attraverso le conversazioni con gli uomini della sua vita: il fallimento della sua storia con Massimo Serato e i problemi relativi al figlio avuto con lui, percorsi di vita e arte con il suo grande amore Rossellini e l’amicizia con Tennessee Williams, il tutto in italiano e inglese “ciociaro” alla esatta maniera della Magnani. Applauditissima e anche lei commossa ha ringraziato il suo pubblico entusiasta di avere visto rivivere la genuinità, la naturalezza e la passionalità e la forza della grande Anna Magnani.
Anche lo spettacolo “Jennu Brigannu” di Vincenza Costantino portato in scena dalla Compagnia del teatro della Ginestra, composta da Dante de Rose, Manolo Muoio ed Ernesto Orrico, che ne ha curato anche la regia, è stato apprezzato dal pubblico numeroso intervenuto alla Di Capo Opera di Manhattan. Un escursus dal passato con riferimenti odierni sul fenomeno del brigantaggio ed emigrazione in Calabria attraverso testimonianze inedite, reali ed inventate e leggende popolari.
Molto apprezzate dal pubblico anche le letture dei testi dei drammaturghi italiani tradotte e portate in scena da talentuosi attori americani, i quali non si sono limitati ad una semplice lettura ma ad una vera e propria animata interpretazione teatrale.
Bravi anche gli attori della compagnia dei giovani della KIT (Kairos Italy Theater di New York) che con Francesco Foti hanno messo in scena il progetto di “Voci nel Deserto” (Voices in the Desert) in multilingue, una vivace lettura di frammenti di alcuni testi del passato per indurre a riflettere su temi di grande attualità: democrazia, etica e ruolo della donna oggi.
“In Scena!” si è concluso al Secret Theatre, nel Queens a Long Island, con una serata in onore del drammaturgo italiano Mario Fratti, residente nella Grande Mela da 50 anni e la cui produzione annovera oltre 90 opere ed è vincitore di 7 Tony Awards per il musical “Nine”. Per l’occasione la compagnia dei giovani del KIT in collaborazione con la Mare Nostrum Elements ha messo in scena tre atti unici di Fratti, in lingua inglese, con il suo indiscutibile stile contemporaneo, diretto e a volte tagliente. Lunga vita al Teatro Italiano in America!
Gieffe