The Flying Pinter Circus
Volontà , Verità, Dignità. Nascondersi serve solo ai giocattoli.
Dario Focardi, Simone Faucci, Paolo Giommarelli da un’idea di Paolo Pierazzini e Dario Focardi sono in scena per il Roma Fringe Festival 2013 con uno spettacolo dedicato alla ricerca del confine fra il vero ed il falso, alla ricerca della realtà attraverso l’arte, così come pensato dallo stesso Harold Pinter.
Un tendone bianco fa da tetto al circo del grottesco.
Grottesco come lo è l’incapacità dell’uomo di guardare la realtà, di chiamare le cose con il loro nome e riconoscere la verità.
Un linguaggio difficile quello portato in scena dai tre attori. Una scommessa di ascolto e introspezione.
Si parla di politica, di guerra, del sociale.
Della corruzione in nome della ricerca, della tortura dovuta all’ignoranza.
Il gioco di luci scelto mette in evidenza il passaggio da un quadro all’altro presentato dai tre artisti. Una luce fastidiosa. Ma non lo è altrettanto la verità forse?
La scena si chiude con tre grandi maschere di playmobile indossate dagli attori. Perché la scelta ora è in mano a chi osserva, agli spettatori che possono ancora scegliere se agire o lasciare che ci usino come tante costruzioni da montare e rimontare a piacere di altri.
Non accontentiamoci di essere contenitori della verità, ritroviamo una volontà fiera e risoluta e lasciamo i giochi all’innocenza dei bambini.
Vale la pena ricordare che Pinter vinse il premio Nobel nel 2005 per la letteratura con la seguente motivazione: ” nelle sue commedie scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione”.
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