Schizzata
Una spiaggia desolata del litorale romano, un ombrellone aperto, vari oggetti sparsi sulla sabbia, eppure non è il clima giocoso di un giorno d’estate, quel giaciglio deserto è la casa di una donna, Chiara, una donna che ha perso tutto, l’amore, un bambino, la dignità.
Schizzata è un testo teatrale scritto da Leonardo Jattarelli e interpretato dall’attrice Valeria Zazzaretta, un soliloquio che sonda l’universo femminile e narra la disperazione dell’abuso e della violenza.
Chiara racconta un femminicidio che è psicologico, quel ripetere ossessivamente la parola schizzata rappresenta un richiamo di aiuto, una presa di coscienza verso una condizione d’angoscia che serba la consapevole certezza di un abbandono.
Un bambolotto di plastica diviene l’effige di una gravidanza mai portata a compimento, Chiara nei suoi gesti ripercorre il dolore, vede in quell’essere inanimato la sua personale sconfitta.
La protagonista di Schizzata è il simbolo di un universo femminile che quotidianamente perde la dignità, troppo spesso le piccole storie che mortificano una donna vengono messe a tacere, per pudore e per paura. Schizzata vuole essere un appello pubblico, un richiamo forte che cerca di dare voce a chi per timore non riesce ad urlare il proprio dissenso.
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