Esattamente un anno fa, sulle scale di un vicolo del Rione Monti, io e Fabrizio Caperchi decidemmo di creare un mezzo di informazione che potesse rispecchiare le nostre passioni, che potesse in qualche modo parlare di cultura in modo non convenzionale, privilegiando canali alternativi di diffusione.
Esattamente un anno fa a Roma, durante una manifestazione estiva, la band Nouvelle Vague stava per esibirsi, proposi a Fabrizio di andare a vedere quel concerto e di colpo fu subito chiaro che quel nome avrebbe rappresentato la linea guida del nostro piccolo progetto editoriale.
Una nuova onda, un nuovo modo di descrivere l’arte, di alimentare le nostre passioni.
Il mio scetticismo (lo ammetto senza remore) prevalse su tutto in un primo momento, uscivo da un’impresa giornalistica molto deludente, ma Fabrizio con la sua caparbietà portò avanti questo progetto che mano a mano è cresciuto e che continua ad evolversi.
Oggi la Nouvelle Vague Magazine compie un anno, un anno fatto di tante iniziative e attenzione anche verso quegli eventi poco pubblicizzati o magari sottovalutati dalle grandi testate nazionali.
I passi che abbiamo intrapreso sono stati importanti: si sono susseguiti momenti di entusiasmo e altri di critica e revisione ma sempre con la volontà di mostrare ai nostri lettori l’altra faccia della cultura, un’altra Italia ricca di giovani e talentuosi artisti che nelle molteplici discipline di cui trattiamo riescono ad avere una giusta eco, sottolineando il proposito di portare alla luce realtà celate ma dal grande stimolo intellettuale.
Questa lunga strada non avrebbe avuto luogo senza un gruppo di persone che ha messo anima e cuore in questo impegno, in modo tra l’altro del tutto volontario.
Ringrazio per questo tutti coloro che hanno speso anche solo una riga in questo progetto e che sono stati comunque preziosi per la crescita della Nouvelle Vague, ma in particolar modo voglio nominare coloro che sono l’anima fondante di questo giornale: Sara Tersigni, Luca Carlino, Vincenzo Rotondo, Ines Cannarso, Anna Bonalume, Carla Torriani, Giancarlo Baretti, Giulia Bornacin, Raffaella Ceres, Stefano Costantino, Giorgia Minnucci, Giovanna Onofri, Selena Palma, Linamaria Palumbo, Mimmo Raimos, Valentina Versino, Alessandro Giglio, Michele Albini, Fabiana Errico.
Queste persone hanno lasciato un grande contributo aprendo nuovi canali di informazione culturale, mettendo sempre in gioco la passione che contraddistingue il loro importante lavoro.
La Nouvelle Vague Magazine continuerà nell’impegno di mostrare al pubblico realtà di spicco culturale, il nostro prossimo incarico riguarderà la media partnership con il Roma Fringe Festival 2013, un grande evento a cui teniamo molto e che siamo onorati di seguire.
L’augurio più bello per questa prima candelina che si spegne è di continuare su questo sentiero e di sperare in tanti altri anniversari da celebrare, la forza e l’impegno di questo gruppo è il sintomo di un paese che crede ancora nella proprie potenzialità e che pensa che la cultura sia l’unico mezzo per portare avanti un messaggio di evoluzione e di cambiamento.
Buon Compleanno Nouvelle Vague Magazine!