Magari quello non è esattamente l’orario che avrei desiderato per vedere un film, ma tant’è.
Poi però capita quel che è accaduto stamattina, 31 maggio, al MAXXI, il museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma dove si è svolta l’anteprima stampa del nuovo film della regista francese Agnes Jaoui dal titolo “Quando meno te lo aspetti”.
Cala la luce in sala e si viaggia!Caccio dentro l’ultimo sbadiglio, d’improvviso sono completamente catturato e torno bambino.
Persino la seduta, tanto di design quanto scomoda, non la ricordo più. D’altra parte l’atmosfera con cui inizia il film è proprio fatata, dai titoli, alla musica, alle atmosfere.
Il film gioca a confrontarsi con le favole, con le dicerie e le superstizioni e anche e sembra volerle demolire o sbeffeggiare, finisce per dimostrare come queste abbiano influenza con il modo in cui ci approcciamo a certe situazioni.
La società è in continua mutazione ed il ruolo delle donne si è enormemente evoluto ma certi archetipi riescono ad avere un ruolo ancora importante sulla nostre vite.
La stessa regista, unica presente di tutto il cast, ha ricordato come pur essendo nata in una famiglia di intellettuali e femminista convinta, anch’ella abbia sognato d’incontrare il classico principe azzurro.
Ed è così che nella trama c’è un gioco evidente di riferimenti ai personaggi delle favole ed ogni personaggio ne interpreta uno o più d’uno.
Agathe Bonitzer è Laura, una giovane parigina figlia di un noto imprenditore che dalla famiglia ha preso quel fare un po’ altezzoso e “aristocratico”.
Sogna d’incontrare finalmente l’uomo dei suoi sogni ed innamorarsi per davvero. Ad una festa incontra Sandro(Arthur Dupont) e come nelle fiabe è colpo di fulmine.
I ruoli qui sono ribaltati ed è il ragazzo ad interpretare il ruolo di Cenerentola con tanto di scarpa perduta.
Ritrovarlo non sarà troppo difficile per Laura e l’amore sboccerà in fretta.
Sembra tutto perfetto finchè Laura/Cappuccetto Rosso, in un bosco(e dove sennò?), non si imbatte in Maxime, un ammaliante Benjamin Biolay e ne rimane immediatamente stregata.
Quale principe scegliere ora?
Sandro oltre ai problemi con Laura ne ha molti con gli amici e soprattutto con il padre Pierre, un irresistibile Jean-Pierre Bacrì.
Pierre, proprietario di un autoscuola, è un uomo di mezz’età, cinico, disincantato e senza peli sulla lingua.
Il ritratto di quel che piacerebbe esser a molti dei presenti in sala a giudicare dalle risate spontanee che provoca e dai cenni d’assenso alle sue battute.
Irma, una stramba donna amica di famiglia, gli aveva predetto anni prima la data della sua morte e ora che si sta avvicinando, malgrado sia così fortemente razionale, c’è qualcosa che lo fa dubitare e che lo tiene in ansia. Curiosamente la cineasta ha ricordato come anche a Jean-Pierre Macrì è capitato lo stesso nella realtà, il 2015 la data presagita.
Bacrì e Jaoui, come accade ormai da un ventennio, sono autori degli spassosi, garbati e leggeri dialoghi che reggono il film.
La regista interpreta Marianne, zia di Laura, maestra d’asilo alle prese con le lezioni di scuola guida che le impartisce Pierre.
Agnes Jaoui reinterpreta le favole tradizionali adattandole alla società moderna toccando anche temi importanti come l’aldilà e malgrado segua i canoni di una fiaba moderna non è mai melensa azzeccando pure una perfetta colonna sonora.
Si ride, tanto e con gusto, si riflette e quello non guasta mai.
I francesi, come accade sempre più sovente, danno ancora una lezione su come confezionare una commedia. Sarebbe il caso, che noi che un tempo eravamo Maestri, cominciassimo a far tesoro di queste lezioni.
Quanto a voi, andate, andate, andate!
Serve solo un po’di pazienza perché la pellicola uscirà nelle sale italiane il 6 giugno, distribuito dalla Lucky Red di Andrea Occhipinti in circa 70 copie.
Uscito in Francia il 6 marzo, è già stato visto da un milione di spettatori e in Italia, magari invogliati dal passaparola e da recensioni come questa, contiamo possa proseguire l’onda lunga del successo d’oltralpe.
CAST: Jean-Pierre Bacri, Agnes Jaoui, Agathe Bonitzer, Arthur Dupont, Valerie Crouzet, Benjamin Biolay