Direttamente dall’America arriva 30 spettacoli in 60 minuti al teatro Trastevere di Roma.
Tradotto e adattato al palcoscenico italiano, questo esperimento, figlio della mente geniale di Greg Allen, si pone come obiettivo la realizzazione di un nuovo approccio al teatro grazie ad una montagna russa di emozioni in grado di indurre una profonda riflessione all’interno del pubblico.
Ad accompagnare gli spettatori in questo viaggio verso l’ignoto sono i bravissimi Gioele Barone, Valentina Guaetta, Paola Moscelli e Lodovico Zago.
30 spettacoli in soli 60 minuti.
Sebbene particolarmente arduo, un obiettivo simile non apparirebbe particolarmente difficile. Basterebbe limitarsi a sketch superficiali e di poco conto e la difficoltà maggiore di questa sfida verrebbe inevitabilmente a mancare. Il prezzo da pagare sarebbe il risultato di aver portato in scena uno spettacolo di bassa qualità e di scarso impatto.
Sfidando questo tipo di ragionamento, il quartetto sceglie invece di regalare al pubblico una rappresentazione ricca di situazioni memorabili e colma di citazioni legate all’universo della psicologia, della politica e della realtà di tutti i giorni.
Se quindi lo scopo di questo format è creare un ragionamento nel singolo spettatore tramite argomenti apparentemente complessi, obiettivo dei protagonisti è entrare immediatamente nei cuori e nelle menti delle proprie “cavie” grazie prima ad un caloroso e divertente benvenuto all’ingresso del teatro, poi creando sul palcoscenico un’atmosfera accogliente dando la possibilità al pubblico di selezionare di volta in volta, grazie ad una serie di numeri distribuiti sopra il palco, lo sketch che verrà messo in atto.
Da quel momento, ci si potrà preparare ad assistere ad una altalena di emozioni, resa stupefacente dall’abilità dei protagonisti di rispettare sia il ritmo serrato dello spettacolo che i tempi degli scambi di battute, che alternerà momenti di intelligente comicità, come il riassunto in un minuto del Macbeth, a lampi di profonda riflessione su temi estremamente toccanti.
L’incredibile capacità di spaziare con disinvoltura tra i vari argomenti
senza rovinare il normale ritmo della rappresentazione e una pulizia impeccabile a livello tecnico e concettuale, non solo rendono la visione di 30 spettacoli in 60 minuti obbligatoria per tutti gli amanti del teatro ma dimostrano il rispetto e l’amore che questi attori ancora provano per il loro lavoro.
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